Ied
(IED), s. m. inv. Acronimo dell’ingl. Improvised explosive device, Ordigno esplosivo improvvisato.
• Esplodono all’improvviso e spesso sono letali. Sono i nemici più insidiosi per le forze della coalizione in Afghanistan. Si chiamano «Ied»: improvised explosive device. Ordigni improvvisati, appunto. Se ieri attaccare il nemico significava esplodere un proiettile per colpire un obiettivo lontano che stava fermo, oggi è il bersaglio che si muove, tranquillo, mentre l’ordigno sta lì ad aspettarlo. Un fustino di detersivo, una lattina, una bottiglia: qualsiasi oggetto può diventare un ordigno esplosivo improvvisato. (Nadia Pietrafitta, Tempo, 1° marzo 2011, p. 8, Primo Piano) • Attualmente i guastatori, inseriti nella brigata alpina Taurinense, sono impegnati in Afganistan nella missione ISAF per la bonifica degli IED (Improvised Explosive Device), ordigni realizzati in maniera improvvisata e impiegati prevalentemente in tattiche di guerriglia e da organizzazioni terroristiche. (Repubblica, 26 novembre 2012, Genova, p. V) • Ha [...] causato altre cinque vittime l’esplosione causata nel distretto di Bastar da un ordigno Ied che ha urtato un’ambulanza; sul mezzo di soccorso viaggiavano degli uomini del corpo paramilitare del Central Reserve Police Force (Crpf), impegnati nel pattugliamento proprio contro i ribelli maoisti. (Igor Traboni, Giornale d’Italia, 13 aprile 2014, p. 4, Esteri).
- Già attestato nella Repubblica del 9 gennaio 2005, p. 9, Politica estera (Luca Fazzo).