IDAZIO (Hydatius, Idatius)
Nato a Limica in Galizia (ora Ginzo de Limia, provincia di Orense, nella Spagna) nel 395, morto nel 470. Nel 427 fu eletto vescovo di Aquae Flaviae (ora Chaves) in Galizia, regione turbata, come il resto della Spagna, dai postumi del priscillianismo, e allora sotto il dominio degli Svevi che erano in continua lotta sia con i Romani sia con gli altri invasori della Spagna. Il suo ufficio di vescovo gli diede occasione di prender parte agli avvenimenti politici del suo tempo. Nel 431 fu inviato dalle città della Galizia come ambasciatore al patrizio Aezio. Nel 461 dovette subire tre mesi di prigionia per ordine del re svevo Frumario.
Scrisse una Cronaca che narra i fatti dal 379, anno in cui termina quella di S. Girolamo, fino al 468 che è quello della morte del re svevo Remismondo. Essa è un documento capitale per la storia della Spagna in genere e della Galizia in particolare, specie dal tempo in cui il re svevo Ermerico s'impadronì della Galizia (430), tempo che coincide con quello della vita pubblica d'Idazio. Alla Cronaca d'Idazio sono aggiunti come appendice i Fasti Consolari (Fasti Idatiani) dal 245 a. C. al 468 d. C.
Ediz.: Le due edizioni di J. Sirmond (Parigi 1619) e J. M. Gerzon e F. X. de Ram (Bruxelles 1845) sono riprodotte in Migne, Patr. Lat., LI, coll 813-890, e LXXIV, coll. 701-750; quella di Th. Mommsen in Mon. Germ. Hist. Auct. antiquis., XI, Berlino 1894. Lo stesso Mommsen ha pubblicato i Fasti idaziani: Consularia Constantinopolitana ad an. 395 cum additamento Hydatii ad an. 468, in Mon. Germ. Hist. Auct. antiquiss., IX, Berlino 1892.
Bibl.: F. Nève, Les historiens chrétiens d'Occident au Ve siècle: La chronique d'Idatius, Parigi 1848; P. B. Gams, Die Kirchengeschichte von Spanien, II, Ratisbona 1864, pp. 465-471; L. Duchesne, Histoire ancienne de l'Église, III, Parigi 1910, p. 587 segg.; Kappelmacher, Idatius, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IX, col. 876 segg.