Scrittrice tedesca (Tressow, Meclemburgo, 1805 - Magonza 1880). Di antica famiglia aristocratica, sposò nel 1826 un suo parente appartenente a un diverso ramo dello stesso ceppo. Divorziata già nel 1829, nel 1850 si convertì al cattolicesimo ed entrò in un convento di Magonza, ove rimase sino alla morte. Si dedicò prima alla lirica (Gedichte, 1835; Neuere Gedichte, 1836; Venetianische Nächte, 1836; Lieder und Gedichte, 1837), in seguito alla narrativa, con una esaltata protesta sociale a favore della donna (fra i romanzi Aus der Gesellschaft, 1838; Gräfin Faustine, 1841; Cecil, 1844; Zwei Frauen, 1845; Sibylle, 1846). Pubblicò anche numerosi diarî e memorie di viaggio. Dopo la conversione espresse nei suoi romanzi altrettanto ardore per la nuova fede (fra gli altri Maria Regina, 1860; Doralice, 1861; Zwei Schwestern, 1863; Der breite Weg und die enge Strasse, 1877; Wahl und Führung, 1878).