iconoscopio
Tubo elettronico per riprese televisive che costituì il primo analizzatore elettronico di immagini e che consentì il passaggio dai primi sistemi televisivi a scansione meccanica ai successivi sistemi integralmente elettronici. Il principio fondamentale della trasmissione a distanza delle immagini in movimento è la scansione (scanning), nota dall’inizio del XX sec. e già utilizzata per le telefoto: ogni immagine viene scomposta in linee e viene letta come una successione di punti, da trasformare in impulsi elettrici. L’apparecchio ricevente deve essere capace di ricostruire ciascuna immagine, un punto dopo l’altro, una riga per volta; più elevato è il numero delle linee di scansione (definizione), migliore è la qualità dell’immagine. La scansione può essere elettromeccanica, meccanica o elettronica. Lo scozzese John Baird propose una riproduzione essenzialmente meccanica dell’immagine, in cui la scansione era affidata a un disco metallico traforato, inventato da Paul Nipkow nel 1884. Negli Stati Uniti si affermò invece la soluzione elettronica. Lo statunitense di origine russa Vladimir Kosma Zworykin elaborò un metodo interamente elettronico fondato su una speciale valvola termoionica che chiamò iconoscopio. In un primo periodo prevalse il sistema Baird, che non superò mai le 240 linee di scansione ma era sorretto dalle vigorose doti imprenditoriali del suo inventore. Verso la metà degli anni Trenta del secolo scorso la soluzione elettronica si dimostrò nettamente superiore, perché molto più veloce nel trattare la grande quantità di informazioni necessarie alla trasmissione di un’immagine animata, e dunque capace di una definizione molto più alta (più di 400 linee). Il sistema elettronico prevalse negli Stati Uniti e poi, dopo qualche incertezza, anche in Inghilterra e ovunque. Nella telecamera elettronica di ripresa l’immagine captata dall’obiettivo colpisce una tavoletta ricoperta di materiale sensibile alla luce; la scansione viene compiuta da un pennello elettronico (un fascio di elettroni) che, punto per punto, registra le differenze di luminosità e le trasforma in impulsi elettrici da trasmettere. Nell’apparecchio ricevente (televisore) un altro pennello illumina da dietro uno schermo di vetro ricoperto di una sostanza fosforescente. L’iconoscopio e il tubo catodico (una valvola elettronica inventata dal tedesco Karl Ferdinand Braun) sono stati in funzione per tutta l’era analogica, sostituiti in seguito dai sensori digitali nella telecamera e dagli schermi televisivi piatti (a cristalli liquidi o al plasma).
→Televisione. Sviluppi tecnologici