ICNEUMONE (dal gr. ἰχνεύμων "tracciatore"; lat. scient. Mungos Geoffroy e Cuvier, 1795; fr. mangouste; ted. Manguste; ingl. ichneumon)
Genere che dà il nome a una famiglia di Carnivori Viverriformi: Mungotidae Pocock, 1916, di statura media o piccola, con tronco lungo, arti bassi, orecchi piccoli e tondeggianti senza borsa marginale, pollice e alluce brevi, se pur presenti, unghie non retrattili scavatrici, ghiandole anali che si aprono in un'apposita borsa. Prevalentemente abitatori di bassure cespugliose, gli Icneumoni sono predatori attivissimi specialmente di ratti e rettili. Si suddividono nelle sottofamiglie delle Suricate e degl'Icneumoni, delle quali trattiamo qui soltanto la seconda.
Gl'Icneumoni (Mungotinae Gray, 1864) sono distinti in 15 generi con complessivamente 159 specie e sottospecie (1930), distribuite principalmente nell'Africa intera, come pure nelle Indie, nelle Isole della Sonda, nella Cina. Del genere tipico rammentiamo l'Icneumone (Mungos ichneumon L.), della statura d'un gatto, sacro agli antichi Egizî per le sue lotte reali e immaginarie contro i serpenti e i coccodrilli. Una sottospecie (Mungos ichneumon Widdringtoni Gray) vive nella Spagna meridionale. L' Icneumone indiano o Mungo (Mungos mungo Gmelin; Calogale nyula Hodgson) un poco più piccolo, addomesticabile e docile di fronte all'uomo, è pure celebre per le sue lotte contro le naie. Intorno al 1870 fu introdotto in alcune isole delle Indie occidentali per combattervi i velenosissimi serpenti "ferro di lancia". Tra gli altri generi ricordiamo soltanto l'Icneumia o Mangusta a coda bianca (lat. scient. Ichneumia Geoffroy, 1837), che si trova tanto in Eritrea quanto in Somalia; l'Elogale (lat. scient. Helogale Gray, 1861) rappresentata anche in Somalia Italiana; il Crossarco o Kusimanse (lat. scient. Crossarchus Cuvier, 1825) piccolo con coda assai corta dell'Africa occidentale; l'Atilace o Vansire (latino scient. Atilax Cuvier, 1826) grande, scuro, proprio dei luoghi paludosi dell'Africa equatoriale e meridionale.
Bibl.: R. I. Pocock, in Proc. Zool. Soc., I, Londra 1916; J. A. Allen, in Bull. Amer. Mus. Nat. Hist., XLVII, New York 1922-25.