ibuprofen
Farmaco appartenente alla classe dei FANS, dotato di proprietà analgesiche e antiinfiammatorie di discreta potenza. Le sue indicazioni sono le malattie algiche acute (coliche, rachialgie, ecc.) e croniche (artrite reumatoide, artrosi in fase di riacutizzazione, ecc.). Per la sua azione antiflogistica viene impiegato nelle malattie con importante componente infiammatoria, in alternativa all’indometacina. Gli effetti collaterali sono comuni ai FANS (➔), ma meno frequenti rispetto ad altri: quelli sullo stomaco, sull’apparato cardiocircolatorio e le interferenze con altri farmaci. Una particolare indicazione dell’i. è l’iniezione di questa sostanza per via endovenosa, nei casi di neonati con pervietà del dotto arterioso fetale (questa malformazione può provocare gravi conseguenze cardio-polmonari). Agisce inibendo le prostaglandine, che mantengono aperto il dotto arterioso. Se l’infusione di i. non sortisce effetto, si procede all’intervento chirurgico di correzione.