ibridazione
ibridazióne (o ibridizzazione) [Der. di ibridare (o ibridizzare) "rendere ibrido"] [FAT] [CHF] Il fenomeno per cui, in un atomo, nel momento in cui entra a far parte di una molecola, da orbitali di tipo diverso e contenuto energetico simile (orbitali puri) si formano per combinazione lineare altri orbitali (detti orbitali ibridi), tra loro isoenergetici ed equivalenti, che presentano, a differenza dei primi, una maggiore estensione spaziale in direzioni ben definite, che vengono a costituire le direzioni principali di un legame spec. forte, qual è un legame covalente. Ricordiamo due casi notevoli: (a) orbitali ibridi sp3: l'atomo di carbonio presenta una configurazione con due elettroni spaiati, e in tali condizioni esso dovrebbe essere bivalente, come in molti casi esso è realmente; in qualche caso, però, si ha tetravalenza, come, tipic., nel metano CH₄; ciò farebbe prevedere la formazione di tre legami orientati perpendicolarmente tra loro e con forze uguali mediante orbitali 2p e di un legame 2s più debole e non orientato; tuttavia, lo studio della struttura cristallina del diamante, del CH₄ e di altre sostanze mostra che l'atomo di carbonio forma nella maggioranza dei casi quattro legami equivalenti orientati secondo i vertici di un tetraedro regolare nel cui centro si trova l'atomo di carbonio (figg. 1, 2), avendosi allora un'i. sp3 o i. tetraedrica; (b) orbitali ibridi sp2: la fig. 3 mostra la struttura dell'etilene C₂H₄, che può pensarsi come sovrapposizione di tre orbitali, detti orbitali ibridi trigonali, formanti tra loro un angolo di 120° prendendo una delle direzioni coincidente con quella x del doppio legame C=C; usando gli orbitali ibridi sp2 si possono formare tre legami, due dei quali sono quelli C-H e il terzo è il legame singolo C-C, mentre con il quarto orbitale si può costruire il secondo legame tra i due atomi di carbonio, che può essere un legame σ, che è quello stabile, e il legame π .