Uomo politico maliano (Koutiala 1945 - Bamako 2022). Dopo aver conseguito a Parigi il master in Storia e una laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali è stato ricercatore presso il CNRS di Parigi. Ambasciatore del suo Paese (1992-93) e successivamente primo ministro (1994-2000), negli anni Novanta ha represso le rivolte dei Tuareg del Nord del Paese. Presidente dell'Assemblea Nazionale dal 2002 al 2007, è stato eletto presidente del Mali al secondo turno delle consultazioni tenutesi nell'agosto del 2013 ottenendo il 77,6% delle preferenze contro il 22,3% dello sfidante S. Cissé. Politico di matrice progressista, ha individuato come punti nodali del suo programma la pace con i Tuareg, la lotta contro la corruzione e la ripresa economica. Nell'agosto 2018 K. è stato riconfermato nella carica presidenziale con il 67,1% dei consensi contro il 32,8% aggiudicatosi da Cissé, dalla quale si è dimesso nell'agosto 2020 a seguito di un colpo di stato militare. Nei mesi successivi le tensioni politiche e le proteste di piazza a opera di una coalizione di oppositori politici, leader religiosi e membri della società civile si sono intensificate, fino a sfociare nell'agosto 2020 in un colpo di stato dei militari, che hanno costretto il presidente Keïta a dimettersi e a sciogliere il Parlamento.