IBN RUZHD, Abū 'l-Walīd Muḥammad ibn Aḥmad
Insigne giurista musulmano di scuola mālikita, nato nel 450 èg. (1058 d. C.) a Cordova, ove tenne la carica di giudice supremo e dove morì nel 520 èg., 1127. Talora ebbe anche incarichi politici importanti nel Marocco.
Fu autore di opere considerate fondamentali per il diritto mālikita; fra esse il grande e inedito Kitāb al-bayān wa 't-taḥṣīl ecc. (Libro dell'esposizione e della raccolta) e le voluminose al-Muqaddamāt almumahhadāt (I prolegomeni facilitati), delle quali ciò che due volte fu stampato al Cairo è soltanto una porzione frammentaria.
È nonno d'Ibn Rushd al-Ḥafīd (Averroè), con cui è talora confuso.
Bibl.: C. A. Nallino, Intorno al Kitāb al-bayān del giurista Ibn Rushd, in Homenaje d. D. Francisco Codera, Saragozza 1904, pp. 67-77.