IALURONIDASI
. È un enzima che scinde l'acido ialuronico, polisaccaride che in soluzione è fortemente viscoso e filante, e che è presente nel liquido sinoviale, nell'umor vitreo, nel connettivo collagene, nel funicolo ombelicale, e forma l'ammasso gelatinoso in cui, entro il cumulo ooforo, è contenuto l'uovo nella tuba uterina dopo la deiscenza del follicolo ovarico. La ialuronidasi è una polisaccarasi, denominata anche mesomucinasi, poiché l'acido ialuronico è il componente idrocarbonato dei menzionati materiali organici, che costituiscono il gruppo delle umucine" di origine mesenchimale. La "ialuronidasi è abbondante nel testicolo dei mammiferi; in molti veleni animali: di serpenti (Viperidi, Colubridi), dei pesci (Trachinus), degli scorpioni, delle api; nella testa della sanguisuga; ne posseggono alcune specie di microrganismi patogeni: stafilococchi, streptococchi, pneumococchi, il Clostridium Welchii.
La presenza e l'attività della ialuronidasi si determina con metodi fisici, chimici, biologici. Coi metodi fisici si misura la diminuzione della viscosità di una soluzione di acido ialuronico (prima della scissione questo viene depolimerizzato, e la depolimerizzazione comporta perdita della viscosità). Coi metodi chimici si determina l'attività riducente dei componenti dell'acido ialuronico (acido glicuronico, zuccheri aminati); oppure si determina, mediante reazioni specifiche, la acetilglucosamina liberata. I metodi biologici si fondano su una proprietà che la ialuronidasi manifesta quando è iniettata nel derma di un animale: poiché il fermento scinde l'acido ialuronico del connettivo, ne deriva una rapida diffusione del liquido iniettato, onde, se questo era stato mescolato, per es., con inchiostro di china, si forma in breve una macchia molto più grande di quella prodotta da uguale quantità di liquido iniettato senza enzima (fenomeno della diffusione).
Il significato biologico della ialuronidasi del testicolo dei mammiferi è stato chiarito di recente: l'enzima, contenuto nel liquido seminale e negli spermatozoi, serve a fluidificare il grumo di ac. ialuronico in cui è racchiuso l'uovo nella tuba uterina, rendendo così possibile il contatto del nemasperma con l'uovo.
Per la patologia ha molto interesse la conoscenza della ialuronidasi batterica, e dei veleni animali. Il rapido assorbimento di questi ultimi si deve alla loro diffusione, per effetto dell'enzima, su ampie superficie di tessuto, onde il contatto con un maggior numero di vasi capillari e un veloce passaggio in circolo. I microrganismi provvisti dell'enzima debbono ad esso certe caratteristiche della loro attività patogena, e cioè l'attitudine a invadere rapidamente il tessuto colpito, e a produrre lesioni più estese e più gravi.
Bibl.: G. Favilli, Fenomeni di diffusione nei tessuti, Torino 1941; F. Duran Reynals, in Bacteriological Review, 1942, 6, p. 197; K. Meyer, in Physiological Review, 1947, 27, p. 335.