TORRITI, Iacopo
Musaicista romano, operoso sullo scorcio del sec. XIII. Il suo nome, associato a quello di un suo compagno, fra Iacopo da Camerino, appare per la prima volta nel 1291 nel musaico absidale di S. Giovanni in Laterano che deriva in parte da una composizione più antica. Sotto il busto del Salvatore, una croce gemmata sormonta la Gerusalemme celeste donde discendono i quattro fiumi del paradiso. Più in basso campeggiano contro il fondo, a sinistra S. Francesco, la Vergine con Nicolò IV inginocchiato, i Ss. Pietro e Paolo, a destra i Ss. Giovanni, Andrea e Antonio da Padova. Il musaico viene inferiormente delimitato da una fascia con la figurazione, di sapore classicheggiante, del Giordano, alle cui estremità sono rappresentati gli apostoli e i due musaicisti Essendo questo musaico radicalmente rifatto nel secolo XIX, meglio si rivela lo stile del T. nel musaico da lui eseguito nel 1295 nell'abside di Santa Maria Maggiore, con l'Incoronazione della Vergine. Spiccano nel centro del catino, iscritte entro un ampio cerchio, le solenni figure sedute della Vergine e del Redentore, mentre un fitto stuolo di angeli s'accosta dai due lati al trono. Di proporzioni assai più ridotte sono le figure assistenti: a sinistra i Ss. Pietro, Paolo, Francesco e Nicolò IV, il committente; a destra i Ss. Giovanni Battista, Iacopo, Antonio e il cardinale Iacopo Colonna. Più in basso, tra le finestre dell'abside, alcune scene della vita di Maria.
Sebbene l'iconografia e lo stile dell'opera siano imbevuti di elementi bizantini, nondimento la personalità del musaicista romano vi si afferma chiaramente, specie nell'esaltazione del colorito opulento, ricco, smagliante, tutto intessuto d'oro. Al T. si possono anche attribuire alcuni affreschi nella chiesa superiore di S. Francesco in Assisi, eseguiti prima dei musaici romani; e a seguaci di lui diversi affreschi e musaici a Roma.
Bibl.: P. Toesca, Storia dell'arte ital., I, Il Medioevo, Torino 1927, pp. 979-981, 1034, nota 38 (con bibl. precedente); M. Alpatoff, Die Entstehung des Mosaiks von Jakobus T. in Santa Maria Maggiore in Rom, in Jahrb. f. Kunstw., II (1924), pp. 1-19.