Matematico (Venezia 1676 - Treviso 1754). Godette in vita di grande e meritata fama, ma rifiutò i molti incarichi onorifici offertigli (tra l'altro era stato invitato da Pietro il Grande alla presidenza dell'Accademia di Pietroburgo), preferendo la vita familiare, che gli consentiva di dedicarsi meglio agli studî. Fu più volte consultato dal senato veneto, per la sua competenza in idraulica. R. diede un pregevole contributo al calcolo infinitesimale nella prima fase del suo sviluppo. In particolare, propose e risolse in alcuni casi (1724-25) l'equazione differenziale che porta il suo nome. n Matematici anche i figli: Francesco (Castelfranco Veneto 1718 - Treviso 1791) e Giordano (Castelfranco Veneto 1709 - Treviso 1790); cercarono di dare basi rigorosamente geometriche all'architettura; Vincenzo (Castelfranco Veneto 1707 - ivi 1775) introdusse per primo le funzioni iperboliche e ne determinò le proprietà fondamentali.