AVANZI, Iacopo degli
Pittore bolognese dello scorcio del sec. XIV (viveva ancora nel 1395), noto per un documento del 1384 e per una tavoletta firmata nella Galleria Colonna di Roma. Confuso lungamente con l'Avanzo (v.) compagno di Altichiero a Padova la critica moderna quasi concordemente ne lo distingue. Si sogliono inoltre attribuire a lui, sotto il più generico nome di Iacopo da Bologna, molti quadretti della pinacoteca di Bologna e gran parte degli affreschi di Mezzaratta dove si legge una firma Iacobus f. Oltre alla Crocifissione della Galleria Colonna firmata Iacobus de Avanciis de Bononia f., gli si possono infatti assegnare con quasi certezza solo l'altra Crocifissione n. 160 e con maggior dubbio i numeri 167, 168, 170 della pinacoteca bolognese. Sono affini ai suoi modi, a Mezzaratta, solo il Presepio e la Purificazione. Le altre tavolette della pinacoteca di Bologna, quelle già nella raccolta Gozzadini, e parte degli affreschi di Mezzaratta (specialmente i Miracoli di Cristo) appartengono ad un terzo Iacopo bolognese, da identificarsi probabilmente con quel Iacopino de' Bavosi rivelato dal Frati, artista goffo, caricaturale, derivante all'evidenza dalla scuola dei miniatori, con qualche influsso riminese. Iacopo degli Avanzi è un modesto e diligente artista, ritardatario, ligio alla tradizione delle anconette dorate, che solo in qualche rara opera, modellata con maggior scioltezza, si mostra non insensibile ai tempi nuovi.
Bibl.: P. Schubring, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1908; R. Baldani, La pittura del '300 a Bologna, Bologna 1909; F. Filippini, I. A. pittore bolognese del '300, Bologna 1912; L. Frati, Iacopino de' Bavosi, in L'Arte, XVII (1914), pp. 393-95.