Letterato fiorentino (1494-1522), della famiglia dei Cattani da Diacceto, lettore d'umanità nello Studio di Firenze. Infiammatosi per la causa della libertà, capeggiò la congiura degli Orti Oricellarî contro il card. Giulio de' Medici; scoperto, fu decapitato insieme con Luigi Alamanni, cugino dell'omonimo poeta.