COLONNA (o delle Colonne), Iacopo
Scultore, nato nel 1504, era già morto nel 1540, a Bologna. Fu a Venezia, dove, oltre alle opere ricordate dal Vasari nelle chiese di S. Giovanni in Oleo e di S. Marina, ora disperse, si conservano di lui, a San Salvatore, una statuetta di San Lorenzo, e alle Regie Gallerie, una statua, pure di marmo, del Salvatore. Lavorò a Forlì, a Bologna, a Padova nella cappella del Santo (1533) due statue in stucco di Sant'Antonio e di San Daniele. L'esecuzione di tre statue mitologiche sulla facciata del palazzetto di Luigi Cornaro (poi Giustiniani) e di altre statuette eseguite per il Cornaro stesso, menzionate dal Vasari, è messa in dubbio dall'attribuzione a Zuan de Milano (Giovanni Dentone) fatta dal Michiel. Artista diligente, ma freddo, nelle poche opere finora note il C. si rivela seguace del Sansovino, delle cui forme stilistiche fu interprete spesso convenzionale.
Bibl.: L. Planichig, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915, s. v. Fantoni); id., Venezianische Bildhauer der Renaissance, Vienna 1921; G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Vienna 1927; A. Venturi, Edifici di un umanista a Padova, in L'Arte, XXXIII (1930), pp. 265-274.