BRATTEOLO, Iacopo
Nacque verso la metà del sec. XVI, probabilmente a Udine, da una nobile famiglia locale; e in patria visse tutta la vita, che dovette essere abbastanza lunga, giacché l'ultimo documento della sua attività poetica risale al 1622.
La sua formazione culturale avvenne completamente nell'ambito, provinciale firiulano, nel quale tuttavia proprio verso la metà del secolo si erano manifestati sintomi incoraggianti di rinnovamento e di apertura. Dopo avere frequentato il regolare corso di studi nelle pubbliche scuole, il B. si dedicò per il resto della sua vita all'insegnamento pubblico e privato, coltivando contemporaneamente una modesta vocazione poetica e una infruttuosa passione per gli studi di storia letteraria, e partecipando alla vita culturale locale.
Di lui restano molte rime sparse in varie raccolte che vennero pubblicate a Udine e a Venezia tra il 1586 (Raccolta in morte di Salome della Torre)e il 1622 (Antologia in morte del cavalier Vecellio);un'ampia silloge della sua produzione è raccolta nel volume, dal B. stesso curato, di Rime di diversi elevati ingegni de la città di Udine... dedicate a l'illustre signora Lidia Marchesi, pubblicato a Udine da Giambattista Natolini nel 1597 (pp. 127-159). Le poche notizie che abbiamo di lui si ricavano proprio dalla lettera dedicatoria con cui il libro si apre: sappiamo infatti che egli era il precettore della figlia della signora, Catella, dodicenne, autrice di sette sonetti che il maestro orgoglioso pubblica in questo stesso volumetto, e ancora che egli aveva intenzione "di pubblicare un altro libro de le Rime di quegli illustri et famosi poeti [udinesi], che sono passati da questa a miglior vita".
Al B. si deve la cura anche di una seconda raccolta di Rime di varii autori nelle nozze del sig. conte Giulio de la Torre e la signora Caterina Marchesi, pubblicata dallo stesso Natolini alcuni anni dopo, nel 1601, quando l'allieva diletta si sposò. Di quest'orgoglioso attaccamento per i suoi discepoli è testimonianza anche la lettera in latino con cui presentò al pubblico gli Opuscolimedici di Carlo Grasso (Venezia 1588): "Nam ut ego, qui humanioribus in litteris alumnum illum habui disciplinae meae, testis optimus esse possum...".
Infine va sottolineata l'attiva partecipazione del B. alle iniziative editoriali di Giambattista Natolini, che per primo avviò a Udine una consistente azienda tipografica, importante per la storia culturale cittadina, e quindi, dopo la morte di questo nel 1609, del suo successore P. Lorio.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, pp. 2037 s.; G. C. Liruti, Notizie delle vite ed opere scritte da' letterati del Friuli, IV, Venezia 1830, pp. 351-353; G. Comelli, Bibliografia degli scritti stampati da G. B. Natolini..., in La Bibliofilia, LIV (1952), pp. 97-115.