APPIANI, Iacopo
Figlio di Gherardo, nel 1405, ancora infante, gli successe col nome di Iacopo II nella signoria di Piombino, sotto la reggenza della madre Paola Colonna, donna di notevole forza morale e di capacità non comuni, e sotto la protezione di Firenze, cui l'aveva raccomandato, morendo, il padre. Durante la sua minore età la reggente si mantenne ligia alla impostazione che Gherardo aveva dato alla politica dello stato, anzi, con un ulteriore accordo, il 31 ott. 1419, rese i legami di "raccomandigia" con Firenze ancora più stretti e "perpetui". Nel timore, però, che i Genovesi potessero rinnovare l'attacco contro l'Elba, verso cui erano rivolte le loro cupidigie, e per assicurarsi, se possibile, la benevola protezione della potente Repubblica, scelse in moglie, per il figlio Iacopo, Donella della potente famiglia genovese dei conti Fieschi di Lavagna. Nel 1431, approfittando della guerra combattuta tra Firenze e Lucca, per sottrarsi alla sudditanza di Firenze e per bramosia di ingrandimenti territoriafi, l'A. si strinse con Genova e col Visconti abbandonando l'antica alleata; quindi, muovendole apertamente contro, occupò con la forza il castello di Monteverdi. Poco dopo, però, il mutamento avvenuto nella situazione politica e la morte di Martino V, suo zio, sulla cui protezione molto contava, lo indussero a temere la vendetta dei Fiorentini, ai quali, perciò, cercò di riaccostarsi dopo la pace di Ferrara (1433), quando dovette restituire Monteverdi e, soprattutto, dopo la battaglia di Anghiari (29 luglio 1440). Nel novembre 1440 la pacificazione era conclusa con il rinnovo degli antichi patti. Quando ormai la morte stava per coglierlo, l'A. dovette difendere i suoi domini minacciatigli dallo zio Emanuele alleato con Baldaccio d'Anghiari.
Morto il 27 dic. 1441, lasciò fama di signore buono, ma debole e volubile e, per la sua incapacità a prendere personali iniziative, sempre sottomesso alla volontà della madre. Paola Colonna, infatti, scomparso Iacopo senza figli, resse personalmente lo stato fino alla sua morte avvenuta il 29 novembre 1445.
Fonti e Bibl.: D. Tiribilli-Giuliani, Sommario storico delle famiglie celebri toscane, Firenze 1855, p. 1; E. Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze 1841, IV, pp. 272-279 (voce "Piombino"); L. Cappelletti, Storia della città e stato di Piombino,... Livorno 1897, pp. 51-63; R. Cardarelli, Baldaccio d'Anghiari e la signoria di Piombino nel 1440-41, Roma 1922.