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I Malavoglia

Enciclopedia on line
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Romanzo (1881) di G. Verga, primo del ciclo "I vinti", che avrebbe dovuto comprenderne altri quattro, ma dei quali non fu scritto che il secondo, Mastro don Gesualdo.

Malavoglia è il soprannome di una famiglia di poveri pescatori siciliani, le cui disavventure, i cui lutti e miserie costituiscono il centro narrativo del romanzo, che ha come suoi principali personaggi il vecchio Padron 'Ntoni, capo della famiglia, la sua nuora Maruzza, i suoi nipoti 'Ntoni, Lia e Mena; ma soprattutto protagonista è il paese di Aci Trezza, quella vita minuta, "corale", di uomini, donne, ragazzi, la cui sorte è segnata, nella lotta per l'esistenza, dalla terra e dal mare.

Approfondimento di Silvia Zoppi Garampi, da Verga, Giovanni  (Enciclopedia dei ragazzi)

§  I Malavoglia  Nel 1881 pubblica I Malavoglia, in cui narra le sfortunate vicende di una famiglia di pescatori di Aci Trezza, paese in provincia di Catania. È il primo libro di un ciclo intitolato I vinti, che prevedeva la stesura di cinque romanzi: in essi Verga voleva rappresentare l’avidità degli uomini, la loro voglia di migliorare socialmente ed economicamente, la loro battaglia per conquistare quella che l’autore chiama la «roba». È una brama incessante che accomuna tutti, poveri e ricchi. Solamente due dei libri immaginati, però, vengono portati a compimento.

I Malavoglia, soprannome della famiglia Toscano, in poco tempo vedono affondare la loro barca, fonte di guadagno e di sussistenza, e sono costretti, per pagare i debiti, alla vendita della «casa del nespolo». A questi episodi iniziali Verga ne fa seguire altri, tristissimi, che raffigurano lo scontro crudele tra i desideri umani e la loro mancata realizzazione. I Malavoglia, però, portano sulla scena anche il panorama storico di una società meridionale che alla fine del 19° secolo, avverte gli echi del progresso europeo e tuttavia si rivela impreparata a esserne partecipe.

In questa opera Verga perfeziona la tecnica narrativa sperimentata precedentemente, caratterizzata dall’uso del discorso indiretto libero, che permette di inserire nel racconto le voci e i punti di vista dei personaggi. In questo modo è la famiglia dei Malavoglia e sono gli abitanti di Aci Trezza a prestare all’autore le loro parole semplici e la loro grammatica elementare.

Per approfondire Giovanni Verga: Opere, di Luigi Russo (I Classici Ricciardi)

Vedi anche
Aci Trezza Località della prov. di Catania, nel comune di Aci Castello. G. Verga vi ambientò il romanzo I Malavoglia. Giovanni Vérga Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, Verga, Giovanni è considerato il più autorevole esponente del verismo. Raggiunse la notorietà con alcuni romanzi, Eva e Tigre reale (1873) e novelle (Nedda, ... Luigi Capuana Scrittore italiano (Mineo 1839 - Catania 1915), prof. nell'Istituto superiore di magistero in Roma e poi (1902) nell'univ. di Catania. Esordì come poeta, ma la sua attività si volse ben presto alla critica letteraria e alla narrativa. In quella egli occupa un posto notevole non solo per l'acutezza e ... Ippolito Nièvo Scrittore e patriota (n. Padova 1831 - m. 1861 per naufragio mentre tornava dalla Sicilia nel continente). Nievo, Ippolito visse intense esperienze intellettuali e militari con una forte volontà di presenza nella vita pubblica. I suoi molteplici scritti mostrano la ricerca di un modello positivo di comportamento ...
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Tag
  • MASTRO DON GESUALDO
  • GIOVANNI VERGA
  • LUIGI RUSSO
  • ACI TREZZA
Vocabolario
malavòglia
malavoglia malavòglia (o 'mala vòglia') s. f. (pl., raro, malevòglie). – Mancanza di voglia, svogliatezza: mostra m. in tutto ciò che fa. Più com. nella locuz. avv. di malavoglia, svogliatamente, senza interesse alcuno, malvolentieri: lavorare,...
Q. I.
Q. I. – In psicometria, abbreviazione di quoziente d’intelligenza (v. quoziente, n. 2 d).
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