SAMBIN, Hugues
Architetto, scultore e incisore, nato forse a Gray verso il 1520: visse e lavorò soprattutto tra il 1550 e il 1600 a Digione. Disegnò progetti e modelli che vennero attuati dai tecnici dell'arte: e creò uno stile ornamentale che si diffuse in tutta la Borgogna. Fu soprintendente ai lavori della città di Digione. Dalla sua raccolta di disegni di "termini" furono presi modelli per le sculture decorative per le "Entrées des Rois", per una quantità di porte e in modo particolare per la porta della cappella del Palazzo di giustizia a Digione, e anche per mobili: credenze, cofani, armadî a due corpi, stipi riccamente decorati. Essa ebbe un vero influsso sull'arte degli ebanisti e dei fabbricanti di mobili. Il S. riuscì a fondere intimamente l'esuberanza gotica borgognona, e le caratteristiche del Rinascimento italiano, evidenti negli ordini classici, nei termini, nelle robuste cariatidi, e in tutto il repertorio ornamentale.
H. Sambin, Øuvre de la diversité des Terms dont on use en Architecture, Lione 1572; N. Garnier, Contribution à l'histoire de H. S., in Mém. de la Soc. bourguign. de géogr. et d'hist., VII (1891), pp. 23-129; B. Prost, H. S., sculpteur sur bois et architecte, in Gaz. des Beaux Arts, I (1892), pp. 123-135; E. Fyot, Influence didactique de H. S. sur le décor d'architecture, in Bull. Archéol., 1925; id., in Mémoires Acad. Dijon, 1926, pp. 163-192 (con bibl.); H. David, De Sluter a S., Parigi 1933; H. V., in Thieme-Becker, Kunstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibl.)