BERZE, Hugues de (il nome figura variamente nei manoscritti: Bersil, Bresil, Bresi, Bergi)
Poeta francese vissuto tra la fine del secolo XII e la prima metà del XIII. Fu gentiluomo, signore di Berzé in Borgogna; compose un poemetto di 838 versi, dal titolo Bible (impiegato analogamente, prima di lui, da Guiot de Provins), satirico, con intento morale, in cui tratta della brevità della nostra vita, del peccato e della salvazione, dell'incostanza dei beni mondani: a questo proposito, egli ricorda di avere assistito, a Costantinopoli, agli eventi terribili che si svolsero fra il 1203 e il 1204: una particolareggiata analisi se ne trova nell'Histoire litieraire de la France, XVIII, pp. 816-824; i manoscritti che ce ne rimangono sono indicati in Romania, VI (1877), p. 19. Le sue poesie liriche si trovano raccolte nell'edizione curata da C. Engelcke. Gaston Paris dimostrò che gli si deve anche attribuire una canzone rivolta a Folchetto di Romans per invitarlo a prendere egli pure la croce, ed il Bédier assegnò a tale poesia la data della fine 1220 o 1221: v. Romania, XVIII (1889), pp. 553-70, e XXXV (1906), pp. 387-93. Fu in relazione col marchese Bonifacio di Monferrato; il suo nome è ricordato, fra quelli dei cavalieri crociati, nella cronaca del Villehardouin. Nella Bible deplora gli errori della sua giovinezza, e nelle poesie si rivela come uno spirito delicato e melanconico.