Fregonese, Hugo (propr. Hugo Gerónimo)
Regista cinematografico argentino, nato a Mendoza l'8 aprile 1908 e morto a Buenos Aires il 17 gennaio 1987. Eclettico per formazione e per gusto, F. spaziò tra tutti i generi cinematografici più popolari, lavorando a lungo sia negli Stati Uniti sia in Europa, anche se i risultati migliori e più apprezzati dal pubblico li offrì prevalentemente con i film d'avventura e d'azione.
Visse per alcuni anni negli Stati Uniti, dove dal 1935 frequentò la Columbia University e successivamente curò per Hollywood la promozione di film con tematiche latinoamericane. Tornato in Argentina, dopo essere stato assistente di Lucas Demare per La guerra gaucha (1942), esordì come regista nel 1943 e ottenne un buon successo con film quali Pampa bárbara (1945), De hombre a hombre (1949) e Apenas un delincuente (1949), ma nel 1949 si trasferì di nuovo negli Stati Uniti, anche per evitare la difficile situazione politica del suo Paese e sottrarsi al declino della cinematografia locale. Per Hollywood diventò un artigiano del b-movie, capace di muoversi agevolmente tra western, thriller e commedia, ottenendo anche lusinghieri riconoscimenti da parte della critica, in particolare con My six convicts (1952; I miei sei forzati), film di ambiente penitenziario dove il classico tentativo di fuga di un detenuto viene sventato grazie allo psicologo del carcere. Negli anni Cinquanta ebbe l'opportunità di dirigere anche grandi attori hollywoodiani come Barbara Stanwyck, Anthony Quinn e Gary Cooper, interpreti di Blowing wild (1953; Ballata selvaggia), film drammatico girato in Messico. Per F. recitarono inoltre Joan Fontaine, in Decameron nights (1953; Notti del Decamerone), bizzarra commedia ispirata a Boccaccio, e Edward G. Robinson, attore-icona del gangster film che proprio per F., con Black Tuesday (1955; Pioggia di piombo), tornava dopo vent'anni al genere grazie al quale era diventato celebre. Sempre negli anni Cinquanta girò uno dei suoi film più riusciti, Man in the attic (1953; Una mano nell'ombra), interpretato da Jack Palance, singolare rivisitazione della leggenda sorta intorno alla figura di Jack lo Squartatore.Anche l'attività di regista che F. svolse in Europa e specialmente in Italia lo vide impegnato nei generi più diversi. Essa comprende vari film in costume e d'avventura, tra cui I girovaghi (1956), e western all'italiana come La battaglia di Fort Apache (1964), nonché film fantastici e horror come Die Todesstrahlen des Dr. Mabuse (1964; I raggi mortali del dr. Mabuse), interpretato da Yvonne Furneaux e Claudio Gora, che riprende il personaggio reso celebre dal film di Fritz Lang, e Los monstruos del terror (1969), realizzato in collaborazione con Tulio Demicheli.