HSIN-KIANG (cinese: "la nuova frontiera"; A. T., 97-98)
Provincia cinese posta tra la catena dei monti T'ien Shan a nord e quella dei K'uen Lun a mezzogiorno. Ha una superficie di 1.764.905 kmq. ed una popolazione (secondo fonti del 1947) di 4.360.000 ab., con una densità di 2,5 ab. per kmq. circa., etnicamente assai misti: un quarto mussulmani e solo l'8% di Cinesi. La popolazione (valutata) delle oasi principali è la seguente: Yarkend, 70.000 ab.; Kashgar, 80.000; Khotan, 50.000; Aqsu, 20.000. L'economia è basata su coltivazioni (grano, cotone, frutta, ecc.) nelle oasi e sull'allevamento (ovini, cammelli, ecc.) nelle regioni steppose.
Negli anni 1934-35, mentre la Cina, alle prese col Giappone, era praticamente impotente ad intervenire, venivano formandosi nel Hsin-Kiang due distinte sfere politiche: 1) il Hsin-Kiang settentrionale, col vicino territorio di Chuguchak, controllato dal generale cinese Shông-T'u-pan, residente a Urumchi, ma economicamente sotto l'influenza dell'URSS che aveva anche allacciato Ili alla linea ferroviaria Turk-Sib. 2) il Hsin-Kiang meridionale, nelle oasi del quale erano venuti costituendosi varî staterelli maomettani. Nel 1936, un Inglese, tale James Bertram Sheldrake, convertitosi all'islamismo, tentava di riunire tutti questi stati in un'unità politica da lui chiamata "Islamistan" e di cui egli si proclamava sultano col nome di Ben Allah I. Il tentativo fallì.
Al termine della seconda Guerra mondiale, col trattato cinosovietico del 14 agosto 1945, l'URSS ha decisamente rinunciato a ogni ingerenza sul Hsin-Kiang, che è tornato ad essere una provincia cinese a sé, amministrativamente divisa in 7 prefetture e 41 sottoprefetture (hsien), con capoluogo a Urumchi (cinese: Ti-hua, 20.000 ab.), dove risiede il governatore.