HRADEC KRÁLOVÉ ("Castello del re"; tedesco Königgratz; A. T., 59-60)
Città della Repubblica Cecoslovacca nella Boemia orientale, 100 km. a est di Praga, 244 m. s. m., posta in un cuneo formato dalla confluenza dell'Orlice (Adler) nell'Elba, nel fertile bacino di questo fiume, dove s'incrociano le strade che scendono dai passi della Boemia nordorientale. Il centro della città ha forma circolare; ivi è la chiesa dello Spirito Santo con la Torre Bianca (alta 68 m.), la cappella di San Clemente e la Colonna di Maria (1737). Posteriori al 1893 sono i quartieri che si stendono verso O. e NE. Ora è sede di molti uffici, come pure d'un vescovato cattolico e conta (1930) 19.500 ab. (45 mila coi dintorni). L'agricoltura del contado si svolge in forma molto intensiva. L'industria si occupa della fabbricazione di strumenti musicali (pianoforti), oggetti metallici, mobili, giocattoli, e della produzione di zucchero. La città è centro economico e culturale della Boemia del NE.
Storia. - Fu originariamente un castello dei principi Slavník (v.) e dopo il 996 dei Přemyslidi e sede di un distretto amministrativo che nel sec. XI e XII era assegnato ai minori membri della famiglia regnante. Il comune, sviluppatosi sotto il castello, fu nel terzo decennio del sec. XIII innalzato dal re Ottocaro I a città. Al principio del sec. XIV Hradec Králové fu sede della regina-vedova Elisabetta Rixa (Rejčka), la quale aiutò il suo sviluppo traendone proventi, e vi fondò la chiesa gotica dello Spirito Santo. Nel 1363 Carlo IV assegnò la città come dote della sua quarta moglie Elisabetta di Pomerania, e da quel tempo Hradec Králové diventò la città dotale delle regine di Boemia. Durante il movimento religioso la città passò presto all'ussitismo e ne diventò baluardo nella Boemia orientale; fu alleata di Žižka, e anche in seguito si mantenne sempre fedele al re ussita Giorgio di Poděbrady. All'incontro prese parte a tutte e due le rivolte di Boemia contro gli Asburgo nel 1547 e 1618-20, e fu perciò colpita con le confische dei suoi beni e privilegi. Dopo la battaglia della Montagna Bianca la città fu con la forza ricondotta al cattolicesimo; nel 1636 vi furono introdotti i gesuiti e nel 1664 vi fu fondato un nuovo vescovato al posto di quello di Litomyšl (v.), scomparso durante le guerre ussite. La città subì gravi danni durante la guerra dei Trent'anni, per opera degli eserciti svedesi e, durante le guerre della Slesia, nel sec. XVIII, per opera di quelli prussiani. Negli anni 1765-89 Hradec Králové fu trasformata in fortezza, davanti alla quale presso il comune di Sadová (Sadowa; v.) si combatté il 3 luglio 1866 la nota battaglia fra Prussiani e Austriaci. Nel 1893 la fortezza fu abbattuta e con ciò fu reso possibile il nuovo e rapido sviluppo della città. Oggi Hradec Králové, per la sua importanza economica e culturale, vien perfino chiamata "la piccola Praga".
Bibl.: J. J. Solař, Dějepis Hradce Králové nad Labem a biskrupstvi hradeckého (La storia di H. K. sull'Elba e del vescovato di H.), Praga 1870; V. V. Tomek, Místopisné paměti města Hradce Králové (Le memorie topografiche della città di H. K.), Praga 1885; B. V. Spiess, Příspěvky k starému místopisu a dějinám Hradce Králové (I contributi alla vecchia topografia e storia di H. K.), Hradec Králové 1895; L. Domečka e F. L. Sál, Královéhradecko (La regione di H. K.), I, i, Hradec Králové 1928; M. Jähns, Die Schlacht von Königgrätz, Lipsia 1876; A. Cechner, Soupis památek histsorických a uměleckých v politickém okresu Královéhradeckém (I monumenti storici ed artistici nel distretto politico di Hradec Králové), vol. XXI dell'intera collezione, Praga 1904.