HOZ y MOTA, Juan de la
Commediografo spagnolo, nato nel 1622 a Madrid, morto ivi nel 1714. Entrò nella carriera burocratica e fu censore teatrale.
La sua opera drammatica, attinta al patrimonio leggendario e storico del teatro tradizionale, di cui rielaborò, riadattò e contaminò da solo e in collaborazione numerosi soggetti, ebbe la sorte di fornire trame e figure ad altri autori di maggiore vigore fantastico: il contenuto del dramma El Abraham castellano y blasón de los Guzmanes, è passato a N. Fernández de Moratín, F. M. Samaniego, A. Gil y Zárate; El Montañés Juan Pascual, desunto da Lope de Vega, si diffuse per molte vie nel teatro romantico; Morir en la Cruz, assieme ad altri elementi, ha ispirato El mal apóstol di Hartzenbusch. La commedia El castigo de la miseria (dal Casamiento engañoso di Cervantes) è forse il lavoro più originale, specie nei tratti comici che descrivono la figura dell'avaro Marcos, che ritornano nel Châtiment de l'avarice di Scarron (Comedias, in Bibl. de aut. esp., XLIX).