Chamberlain, Houston Stewart
Scrittore inglese, naturalizzato tedesco (Portsmouth 1855 - Bayreuth 1927). Studiò scienze naturali a Ginevra, poi arte, musica e filosofia a Dresda. Nel 1889 si stabilì a Vienna, dove rimase vent’anni, finché, sposata la figlia di R. Wagner, Eva, si trasferì a Bayreuth. Alcune sue opere (Das Drama Richard Wagners, 1892; Richard Wagner, 1896, trad. it. Riccardo Wagner) alimentarono a lungo una feconda corrente di critica wagneriana. Partendo dai noti principi sviluppati da Gobineau (➔), Ch. abbozzò una vasta analisi della storia universale (Die Grundlagen des XIX Jahrhunderts, 1899) fondata sull’esaltazione della razza ariana, conservatasi pura – a suo parere – soltanto nel ceppo germanico (al quale si devono tutti i più grandi avvenimenti umani, anche il Rinascimento, nonché tutte le più grandi personalità della storia, tra le quali Cristo, Dante e Michelangelo). Lo scoppio della Prima guerra mondiale fu salutato da Ch. come la grande ora del definitivo trionfo del germanesimo nel mondo (Kriegsaufsätze, 1914, e Neue Kriegsaufsätze, 1915): alcuni di questi scritti di guerra (Pensieri e quesiti sulla Germania nella guerra mondiale, 1915; L’amore dei Tedeschi per la pace, 1915) comparvero anche in traduzione italiana. Tra i suoi scritti pubblicò anche un’autobiografia (Lebenswege meines Denkens, 1919) e un’opera sul cristianesimo (Mensch und Gott, 1927) che costituisce una sorta di testamento spirituale.