HÓSIOS LOUKĀS
. Monastero ai piedi del monte Elicona, in Beozia, presso l'acropoli dell'antica città Stirio: il meglio conservato dei monumenti bizantini in Grecia (v. bizantina, civiltà: Arte) fondato sul finire del sec. X dall'eremita di Egina S. Luca, di cui conserva anche la tomba.
Ha forma trapezoidale, cinto di mura (con due torri, di cui una serve ora da campanile) lungo le quali sono le celle, il refettorio col focolare, la cisterna, le stalle e altri accessorî. Alcuni di questi conservano la forma bizantina. Nel mezzo è un grande cortile con due chiese contigue: di S. Luca e della Panagia, come si vede in un disegno di Barsky, che rappresenta lo stato del convento nel 1745. La chiesa di S. Luca ha al centro una vasta cupola, circondata tutt'intorno da scomparti con matroneo. Le alte proporzioni, l'armonica composizione delle masse, la varia luce di finestre bifore e trifore, il rivestimento dei muri in marmi policromi e la conservazione quasi perfetta dei mosaici, del principio del sec. XI, conferiscono al tempio particolare magnificenza e bellezza. La chiesa della Panagia, cruciforme e a cupola, conserva pavimenti e l'iconostasi marmorei. Esternamente i due templi sono quasi uguali, costruiti con vecchio materiale e pietra da taglio, inquadrata entro mattoni. Particolarmente notevole è l'ornamentazione in cotto della chiesa della Panagia, la cui cupola, rivestita di lastre di marmo scolpite, è una delle più belle della Grecia.
Bibl.: G. P. Kremos, Προσκυητάριον τῆς ἐν Φωκίδι πονῆς τοῦ ‛Οσίου Λουκᾶ, Atene 1874-1880; Ch. Diehl, L'église et les smosaïques du couvent de Saint-Luc en Phocide, in Biblioth. des écoles françaises d'Athènes et de Rome, XIV-XV (1880); Schultz e Barnsley, The monastery of St Luke of Stiris in Phocis, Londra 1901; G. Sotiriou, 'Επιηραϕαὶ καὶ χαράγματ? τῆς μονῆς ‛Οσι0ου Λουκᾶ, in 'Αρχ. Δελτίον, Vi (1920-21), p. 181 segg.; O. Wulff, Das Katholikon v. Hosios Lukas, in Baukunst, s. 2a, II; E. Diez e O. Demus, Byzantine mosaïcs in Greece, Hosio Lucas and Daphni, Cambridge 1931.