(o Hortuli) Titolo di libri di medicina monastica, diffusi in Italia e in Europa nell’Alto Medioevo, che contenevano la descrizione dei ‘semplici’ coltivati negli orti dei conventi e con cui si preparavano le medicine. Gli speziali del Medioevo, infatti, suddividevano i farmaci in due categorie: simplex et composita, a seconda che fossero naturali o elaborati artificialmente. Già Isidoro di Siviglia (560-635) consigliava di coltivare i semplici in un botanicum herbarium, inaugurando la tradizione ‘erbalista’.