Scrittrice romena (Iveşti, Tecuci, 1876 - Bucarest 1955). Prese parte al gruppo letterario facente capo alla rivista Viaţa românească ("La vita romena"), con i romanzi Ape adânci ("Acque fonde", 1919), Sfinxul ("La sfinge", 1920), Femeia in faţa oglinzii ("La donna davanti allo specchio", 1921), per passare poi all'altra rivista Sburătorul ("Colui che vola", dal nome di un personaggio mitico romeno), dedicandosi al romanzo naturalistico, senza però rinunciare all'introspezione. Esemplare la tetralogia: Fecioarele despletite ("Le vergini scarmigliate", 1926), Concert de muzică de Bach ("Concerto di Bach", 1927), Drumul ascuns ("La strada nascosta, 1933) e Rădăcini ("Radici", 2 voll., 1938). Altre opere: il romanzo Logodnicul ("Il fidanzato", 1935) e il dramma Bătrânul ("Il vecchio", 1920).