WILSON, Horace Haynman
Indologo, nato a Londra il 26 settembre 1786, morto a Londra l'8 maggio 1860. Si recò nel 1809, medico al servizio dell'East India Company, in India, dove, dedicatosi poco dopo allo studio del sanscrito e delle antichità indiane, rimase sino al 1833, quale segretario dell'Asiatic Society del Bengala dal 1814 e Assay Master of the Calcutta Mint dal 1816. Tornato in patria, fu per primo nominato professore di sanscrito all'università di Oxford.
Degli scritti dovuti all'instancabile attività del W., che s'aggirò per i più varî ambiti della letteratura indiana, vanno particolarmente ricordati i seguenti: la prima edizione del Meghadūta (La nuvola messaggera), il celebre poemetto lirico di Kālidāsa (Calcutta 1813) e del romanzo del Daśakumāracarita (Le avventure dei dieci principi, Londra 1846); la traduzione del Visnupurāna (Londra 1840), la cui introduzione contiene, sulla data dei più antichi Purāna e sulle relative concezioni religiose, notizie pur oggi accettabili; la traduzione dell'intero Rgveda; l'esposizione e illustrazione del contenuto di moltissime opere drammatiche, condotte quasi esclusivamente su manoscritti (Select Specimens of the Theatre of the Hindus translated from the original Sanscrit, Calcutta 1823; 3ª ed., 1871); il primo ampio dizionario sanscrito, condotto sugli originali (kośa) indiani (Calcutta 1819; 2ª ed., 1832). In Ariana antiqua (Londra 1841) il W. diede notizie anche archeologiche e numismatiche sull'Afghānistān e in altro scritto (Journal of Roy. As. Soc., 1848) rielaborò, inoltre, l'esegesi delle iscrizioni di Aśoka, per la prima volta studiate da J. Prinsep. Tutte le opere del W. vennero raccolte in 12 volumi da R. Rost (Londra 1862-71).
Bibl.: Annual Report of the Royal Asiatic Society for 1860: necrologia e bibl. completa. E. Windisch, Geschichte der Sanskrit-Philologie und indischen Altertumskunde, in Grundriss der Indo-Arisch. Philol. u. Alt. K., I.