FABRI, Honoré
Teologo francese, nato a Grand-Abergement (Ain) nel 1607, morto a Roma l'8 marzo 1688. Entrato fra i gesuiti nel 1626, insegnò prima filosofia e matematica a Lione, poi fu chiamato a Roma come teologo della Penitenzieria. Scrisse di filosofia, matematica, fisica, astronomia, botanica e zoologia, ma la sua fama è legata alle opere teologiche quasi tutte polemiche.
Di queste ricordiamo Pithanophilus (Roma 1659), dialogo sul probabilismo contro cui scrisse Stefano Gradio, prefetto della Biblioteca Vaticana (De opinione probabili, Roma 1678); Apologeticus doctrinae moralis Soc. Iesu (Lione 1670), opera di più vasta mole sul probabilismo, che suscitò parecchi oppositori e fu messa all'indice nel 1672.
Bibl.: C. Sommervogel, Biblioth. de la C. de J., III, s. v.; H. Hurter, Nomenclator, Innsbruck 1910, IV, pp. 613-615.