HONDURAS (XVIII, p. 551; App. I, p. 715; II, 1, p. 1188)
Superficie e confini. - Da una nuova misurazione planimetrica che è stata compiuta nel 1953 risulta di 112.088 km2 anziché di 115.570 km2. La Corte internazionale di giustizia dell'Aia il 18 nov. 1960 si è pronunciata, sulla disputa confinaria col Nicaragua per l'attribuzione d'una zona contestata che si trova sul versante atlantico. La corte ha confermato la validità del verdetto arbitrale emesso nel 1906 dal re di Spagna Alfonso XIII, che aveva stabilito che il territorio contestato venisse incorporato nell'Honduras. Il territorio si denomina Mosquitia; in esso nel 1956 compagnie statunitensi hanno rinvenuto giacimenti petroliferi.
Popolazione. - Secondo il censimento del 18 giugno 1950 la popolazione risultò di 1.368.605 ab., cifra che, per compensare le lacune del censimento, fu rettificata in 1.505.465 ab.; una valutazione la fa salire, nel 1958, a 1.828.100 (16 per km2). Nel 1958 la popolazione delle città principali risultò la seguente: Tegucigalpa 106.949 ab., S. Pedro Sula 58.931, La Ceiba 22.780, Tela 16.000, Puerto Cortés 16.102.
Condizioni economiche. - La produzione delle banane, fondamentale per l'Honduras (essa fornisce il 60% circa del valore totale delle esportazioni), è un poco diminuita, negli ultimi anni, a causa di malattie che hanno danneggiato le piantagioni (7.690.000 q nel 1953, 6.370.000 nel 1955), in alcune delle quali (nella piana di Ulúa specialmente) il banano è stato sostituito da un'altra musacea, l'abaca o canapa di Manila, che nel 1956 era coltivata su 2000 ha e diede 29.000 q di prodotto. Nella regione di Copán si è ulteriormente diffusa, con ottimo risultato, la coltura del tabacco (7000 ha e 33.000 q di prodotto nel 1956). E agli inizî la coltura del cotone. Dei prodotti minerarî, notevole importanza hanno tuttora l'argento e l'oro, la cui produzione, però, è notevolmente diminuita (argento: 92.800 kg nel 1943, 61.000 nel 1955).
Commercio. - Nel quinquennio 1953-1957 le importazioni hanno avuto un valore medio annuo di 114,8 milioni di lempiras, e le esportazioni di 120,9 milioni. Gli Stati Uniti continuano ad essere il principale cliente (65,1% delle esportazioni nel 1956) e fornitore (67,6% delle importazioni) dell'Honduras.
Marina mercantile. - L'H. ufficialmente possiede una cospicua marina mercantile, che nel 1957 era costituita di 94 navi con 368.000 tonn. complessive di stazza. Ma si tratta di una delle cosiddette "marine di comodo", perché proprietarî di tali navi sono armatori stranieri (soprattutto greci e statunitensi).
Finanze. - L'economia del paese ha segnato dal 1949, con l'avvento del governo Gálvez, una ripresa sensibile in regime di relativa stabilità dei prezzi. L'avverso andamento della bilancia commerciale ha potuto essere superato con una mobilitazione delle riserve valutarie del paese e con i fondi in dollari delle grosse società americane di coltivazioni agricole e di sfruttamento minerario.
Il Banco Centrale de Honduras fu istituito nel luglio 1950 con funzioni proprie di banca centrale. Ad esso furono trasferiti i poteri di emissione di biglietti prima affidati alle banche commerciali e quelli di controllo sui cambî fino ad allora esercitati da un'apposita commissione. I cambî correnti di compra e vendita sono 2,00 e 2,02 lempiras per un dollaro U.S.A. e sono rimasti immutati per tutto il periodo. La serie di deficit registrati dal bilancio statale è connessa principalmente con l'intensificata attività di investimento che si è avuta nel campo dei lavori pubblici e delle comunicazioni stradali.
Storia. - Alla dittatura del generale Tiburcio Carías, durata quindici anni e che aveva portato al paese assai scarso giovamento, subentrò nel 1948 il governo di Juan Manuel Gálvez, che avviò le riforme sociali indispensabili in una nazione gravata da un regime fondiario primitivo, da un'altissima percentuale di analfabeti (73%) e dall'assoluta mancanza di legislazione sul lavoro. Tuttavia, nell'aprile del 1954, scoppiò uno sciopero dei lavoratori dell'United Fruit Company, che ben presto si estese a tutto il paese e che si concluse con la vittoria degli scioperanti che si organizzarono per la prima volta in sindacati. Il 17 maggio del 1954 l'H. firmò un trattato di assistenza militare con gli S. U.; un mese dopo dal territorio honduregno partirono gl'insorti comandati da Castillo Armas, che rovesciarono il governo del Guatemala. Le elezioni popolari del mese di ottobre diedero la vittoria al liberale Ramón Villeda Morales, ma poiché mancava la maggioranza assoluta spettava al Congresso decidere. I conservatori nazionalisti imposero allora il vicepresidente in carica Julio Lozano Diaz, che sciolse il parlamento autoproclamandosi capo dello stato. Egli non riconobbe i diritti politici e di sciopero, non tollerò l'opposizione e alla fine organizzò le elezioni del 7 ottobre 1956 per l'Assemblea costituente, che avrebbe dovuto rendere legittimo il suo governo. Ma il 21 dello stesso mese una giunta militare costrinse il dittatore a rassegnare le dimissioni. Nelle elezioni per l'Assemblea costituente del 22 settembre 1957 il partito liberale riuscì finalmente a prevalere e il 15 novembre Ramón Villeda Morales, ben visto dai giovani ufficiali e appoggiato dagli ambienti statunitensi, veniva eletto presidente della Repubblica per un periodo di sei anni. Una nuova Costituzione fu promulgata il 21 dicembre 1957.
Bibl.: W. S. Stokes, Honduras: an area study in government, Madison 1950; J. Salazar, Les limites entre Nicaragua et le Honduras, Leida 1957; M. A. Rubio, Geografía general de la República de Honduras, Tegucigalpa 1953; R. N. Adams, Cultural survey of Panama, Nicaragua, Guatemala, El Salvador, Honduras, Washington 1957; C. L. Johannessen, The geography of the savannas of interior Honduras, Berkeley 1959.