HONDURAS (XVIII, p. 551; App. I, p. 715)
Popolazione (XVIII, p. 554). - La popolazione che nel censimento del 1940 risultava di 1.109.833 ab., distribuiti nei varî dipartimenti secondo i dati dell'acclusa tabella, in quello del 1945 è salita a 1.200.542 ab., mostrando un aumento medio percentuale annuo di 1,6%. La maggiore città è Tegucigalpa, capitale dello stato, che, secondo il censimento del 1945, ha una popolazione di 65.000 abitanti.
Risorse economiche (XVIII, p. 552). - Il prodotto principale resta quello delle banane, coltivate prevalentemente nella costa atlantica e destinate quasi per intero all'esportazione (il diffondersi di una malattia minacciò la distruzione delle piantagioni, che solo efficaci preparati chimici permisero di salvare: comunque da 3.168.000 q. nel 1939 la produzione è scesa nel 1945 a 2.949.500 q.). Invariata l'entità delle altre colture. Le risorse minerarie hanno dato nel 1946-47 68.200 kg. di argento (contro 92.800 nel 1943) e 405 kg. di oro (sabbie aurifere; contro 628 nel 1943). Il commercio nel 1943-44 ha avuto un valore di 26.696.014 lempiras di importazione e 18.925.065 lempiras di esportazione.
Comunicazioni (XVIII, p. 555). - Il mezzo di trasporto più usato sia per passeggeri che per merci è l'aeroplano; le ferrovie, poco sviluppate ed adibite quasi esclusivamente alle piantagioni, hanno una lunghezza di circa 1500 km. Tuttavia, in virtù del completamento (nel 1943) della strada carrozzabile panamericana attraverso il suo territorio, l'H. è collegato coi sistemi stradali del Guatemala, del Salvador e del Nicaragua.
Finanze (XVIII, p. 555; App. I, p. 716). - Si riportano qui di seguito i dati di bilancio dal 1940-41 al 1946-47:
Al 30 giugno 1946 il debito pubblico estero ammontava a 2,7 e quello interno a 10,7 milioni di lempiras. La parità aurea del lempira, comunicata al Fondo monetario internazionale, è di 0,444335 grammi di fino. Al 30 giugno 1948 le riserve ufficiali del paese in oro e divise ammontavano a 4,6 milioni e la circolazione a 15,2 milioni. Al 31 dicembre 1947 il totale dei depositi presso le due banche di emissione era di 12,2 milioni di lempiras.
Storia (XVIII, p. 555, App. I, p. 715). - Le precarie condizioni economiche, causate dalla distruzione delle piantagioni di banane affette dal "male di Panamá" si ripercossero nella vita politica, durante il 1947, quando nel febbraio soltanto l'intervento dell'aviazione permise al presidente Tiburcio Carias Andino (eletto nel 1932 e riconfermato nel 1936) di soffocare la rivoluzione scoppiata nelle provincie, mentre rimaneva insoluta la disputa per i confini con il Nicaragua (v. in questa App.), nonostante il ricorso all'arbitrato. Solo con il 1940 si ebbe un certo miglioramento nell'economia e s'introdusse in via sperimentale la coltivazione delle piante da gomma. Intanto, l'Honduras aderiva in pieno alla politica di "solidarietà continentale", colpiva con dazî del 50% ad valorem le merci giapponesi (1939), poneva ostacoli alla propaganda tedesca, fino ad espellere l'incaricato d'affari germanico e a rompere (settembre 1941) le relazioni con la Germania e l'Italia; quindi immediatamente dopo l'attacco a Pearl Harbor dichiarò guerra al Giappone, alla Germania e all'Italia (8 e 12 dicembre). Ma, con la guerra, diminuì ancora l'esportazione delle banane agli Stati Uniti, sicché per combattere la disoccupazione s'intensificarono i lavori della "Strada panamericana" (l'ultimo ponte in ferro venne completato nel 1944) e di quella da Tegucigalpa al Pacifico, e la compagnia United Fruit progettò d'introdurre la coltivazione della canapa. Ma il 1942 e più ancora il 1943 furono anni duri; nel luglio 1944 scoppiò una rivoluzione: il Carias, riconfermato ancora nel 1939 per 10 anni, ricorse allo stato d'assedio, fece bombardare Ocotepeque, ma si mantenne, grazie a una dimostrazione a lui favorevole in Tegucigalpa, e autorizzò nell'agosto aumenti di mercedi. Però la rivoluzione continuava ancora nell'aprile 1945. Poco prima di Natale furono liberati gli ultimi prigionieri politici e nel 1946, represse le dimostrazioni del partito Acción Democrática, il Carias restava al potere, dopo 13 anni di esercizio della presidenza.
L'Honduras aveva ripreso le relazioni con la Cina, sospeso le leggi proibitive dell'emigrazione cinese (nel marzo 1944) e firmato accordi sanitarî con gli Stati Uniti. Il 12 ottobre fu inaugurata la Escuela agrícola panamericana di Zamorano (presso Tegucigalpa), nel marzo 1945 vennero stabilite relazioni diplomatiche con l'URSS e nel dicembre il presidente approvò il patto delle Nazioni Unite e gli accordi monetari di Bretton Woods; e nel febbraio 1946 fu concluso un accordo commerciale col Canada, basato sulla clausola della "nazione più favorita". Ma l'Honduras non si associò al Guatemala e al Salvador negli sforzi per ricostituire la Federazione centro-americana. In quegli anni vennero introdotte nuove colture: abacá (Musa textilis Née), Hevea (per la gomma), barbasco (per il rotenone), riso, soia, ecc.: ché si era aggravata anche la scarsezza di derrate alimentari. Con la fine della seconda Guerra mondiale, tuttavia, riprese anche l'esportazione delle banane; ma un terribile uragano, nell'ottobre 1945, produsse danni che furono valutati quasi 15 milioni di dollari.