HONDURAS BRITANNICO (XVIII, p. 556; App. II, 1, p. 1189)
La riforma costituzionale attuata nel 1954 affidò il potere esecutivo al governatore britannico e quello legislativo a 15 membri, dei quali 9 eletti e gli altri nominati. Il Guatemala continuò a contestare alla Gran Bretagna la sovranità della colonia, la cui vita politica è però imperniata sulla lotta per l'indipendenza. Tale aspirazione è sostenuta dal Partito Unito del Popolo, che vinse le elezioni del 1954 e 1957. Londra non si mostra però decisa a cedere e s'appoggia al partito di minoranza favorevole ad una partecipazione della colonia alla Federazione caribica. I fermenti nazionalistici fanno prevedere sviluppi dell'azione antibritannica del P.U.P., il quale, per il suo deciso orientamento a sinistra, desta i sospetti anche degli S. U. A. che, in qualità d'importatori di gran parte dei prodotti dell'Honduras britannico, sono in grado di creare serî ostacoli al partito di maggioranza. La popolazione della colonia è stata valutata (dicembre 1955) a 80.888 ab.; gli agrumi (pompelmi e arance) rappresentano tuttora la voce più importante del settore agricolo e del commercio di esportazione (943.403 dollari nel 1955 fra agrumi e succhi derivati).
Bibl.: A. Giannini, La questione del territorio di Belice, in Rivista di studi politici internazionali, Firenze, aprile-giugno 1960.