Home rule
Locuzione inglese («governo domestico») che indica la facoltà di autogovernarsi, per cui tutti i poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) sono demandati dallo Stato centrale alla popolazione locale. È usato con particolare riferimento ai casi irlandese e indiano. Nel primo caso, per H.r. si intendono i progetti per l’autogoverno dell’Irlanda presentati al Parlamento britannico tra la fine del 19° e l’inizio del 20° secolo. Il movimento sorse nel 1870 con la fondazione della Home government association di I. Butt, divenuta poi Home rule confederation (1873), e fu sviluppato dai deputati nazionalisti irlandesi guidati da C.S. Parnell. Le principali richieste erano la fine dell’unione con la Gran Bretagna e l’istituzione di un Parlamento, di un governo e di un’amministrazione autonomi a Dublino. Nel 1886 e nel 1893 il primo ministro liberale W.E. Gladstone presentò un Home rule bill, che però venne respinto in entrambe le occasioni. Il terzo progetto fu presentato nel 1912 da H.H. Asquith, per divenire legge nel 1914. Tuttavia fin dall’inizio esso incontrò la dura opposizione dei protestanti dell’Ulster. Una seconda accezione dell’H.r. concerne il movimento sorto in India in favore della formazione di un governo responsabile nel quadro dell’impero britannico. Ispirato all’esempio irlandese, venne portato avanti da due Home rule league, entrambe fondate nel 1916: una dal leader nazionalista B.G. Tilak, e l’altra dalla teosofa inglese Annie Besant. Il movimento H.r. segnò una radicalizzazione del confronto con il governo coloniale all’indomani delle deludenti riforme istituzionali Minto-Morley del 1909. Ottenne i maggiori successi nel 1917, quando la Besant fu eletta alla presidenza dell’Indian national congress sconfiggendo l’opposizione dei moderati; lo stesso anno si realizzò un’alleanza fra il Congress e la All India muslim league mediante il patto di Lakhnau. Nel 1918 subentrò un drastico declino, dovuto sia all’incapacità dei leader di tenere unite le diverse componenti interne, sia alla promessa fatta dagli inglesi di nuove riforme istituzionali.