HOLSTEIN-GOTTORP
. Linea minore della casa di Holstein regnante in Danimarca dal 1460. Suo fondatore è il fratello minore del re Cristiano III, duca Adolfo (morto nel 1586), il quale ebbe nella divisione dell'eredità del 1544 alcune parti dello Schleswig e del Holstein riunite in un ducato indipendente. Questo territorio ricevette la sua forma definitiva con l'ulteriore trattato di divisione del 1581. Il duca Federico III, nipote di Adolfo (1616-1659), si distinse per una vasta cultura e per il suo mecenatismo verso scienziati di tutti i paesi. Egli costruì la biblioteca di Gottorp e fondò la città di Friedrichstadt sull'Eider. L'occupazione del Holstein e dello Schleswig per opera delle truppe imperiali, durante la guerra dei Trent'anni, lo spinse ad adoperarsi perché la guerra finisse. Nel 1629 egli agì da intermediario nella pace di Lubecca conclusa fra suo cugino Cristiano IV di Danimarca e l'imperatore Ferdinando III. Sotto il suo regno si era avviata d'altra parte la stretta unione fra la sua casa e la dinastia svedese. Egli fu il suocero del re Carlo X, e con ciò acquistò un potente appoggio nelle sue aspirazioni di rendere completamente indipendente il suo paese dalla linea principale regnante a Copenaghen. Dopo la guerra sfortunata con la Svezia, la Danimarca fu costretta ad accordare, con la pace di Roeskilde, l'abolizione della sovranità feudale sui possessi di Gottorp, che fu confermata nel secondo trattato di pace del 1660. Il figlio di Federico Cristiano, Alberto (1659-1694) fondò nel 1665 l'università di Kiel. Dopo il tramonto della potenza svedese alla morte di Carlo X, egli perdette il sostegno che aveva contro il re di Danimarca, e nel 1684 fu cacciato dai suoi territorî. Per accomodare il dissenso tra il duca e il re di Danimarca che per poco non portò verso una guerra l'Europa del Nord, si riunì nel 1687 un congresso in Altona, nel quale, insieme con la Svezia, anche il vicino duca di Brunswick-Lüneburg si adoperò per il duca di Gottorp. Sotto la pressione della Svezia, la Danimarca acconsentì, nel 1689, alla restaurazione del duca in tutti i suoi diritti. Suo figlio, il duca Federico IV (1694-1702) venne presto a nuove ostilità con Cristiano V di Danimarca, che diedero un contributo decisivo allo scoppio della grande guerra nordica, tanto più che Federico aveva acquistato una grande influenza sul giovane re di Svezia Carlo XII di cui nel 1698 aveva sposato la sorella maggiore. Nella pace di Traventhal, che Carlo XII impose dopo la sua spedizione vittoriosa al re di Danimarca, questi dovette riconoscere di nuovo, nel 1700, la sovranità del duca di Gottorp. Caduto Federico IV nel 1702 a Clissow, gli succedette suo figlio Carlo Federico (1702-1739) in principio sotto la tutela di suo zio Costantino Augusto. La stretta unione con la Svezia era rimasta e venne rinsaldata ancora più quando il ministro di Gottorp, il conte Gortz, assunse la direzione della politica svedese. Perciò il duca fu coinvolto nella catastrofe di Carlo XII. La sua pretesa di succedere al re mancante di prole non fu riconosciuta, e nella pace conclusa fra la Svezia e la Danimarca egli dovette cedere nel 1720 il suo possesso nello Schleswig alla Danimarca. Un compenso per il perduto appoggio nella Svezia egli acquistò col suo matrimonio con Anna, figlia maggiore di Pietro il Grande di Russia. Egli non rinunziò alle sue pretese sullo Schleswig e respinse nel 1734 un compenso pecuniario offertogli dalla Danimarca. Dopo la sua morte tutti i suoi diritti passarono al figlio minorenne Pietro. Quando in Russia salì sul trono sua zia Elisabetta, egli fu chiamato alla corte di Russia e là dichiarato principe ereditario nel 1742: egli doveva poi essere l'imperatore Pietro III. L'anno dopo la zarina riuscì a ottenere, presso gli stati della Svezia, che fosse eletto erede della corona suo cugino Adolfo Federico, figlio di Cristiano Augusto. Nel 1751 egli, sposato con Ulrica, sorella di Federico il Grande, salì sul trono di Svezia. Mentre in un trattato concluso con la Danimarca egli rinunziava alle sue pretese sullo Schleswig dietro un'indennità pecuniaria, il principe ereditario russo rimaneva incrollabile nella decisione di respingere ogni proposta di cedere i possessi della sua casa in cambio delle contee di Oldenburg e di Delmenhorst. Dopo essere asceso al trono degli zar, egli preparò una guerra contro la Danimarca, che portò alla sua caduta. Il dissidio fu composto dalla sua vedova Caterina II. In un accordo concluso con la Danimarca essa acconsentì a rinunziare per suo figlio Paolo a tutti i diritti dei Gottorp sullo Schleswig col cambio di Oldenburg e di Delmenhorst. Questo accordo divenne definitivo dopo la conferma fatta dal granduca Paolo nel 1773. Egli cedette subito ambedue le contee a suo cugino Federico Augusto, principe-vescovo di Lubecca, sotto il governo del quale esse furono innalzate nel 1777 alla dignità di ducato. Qui la casa di Gottorp si è mantenuta fino al 1918.