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HOHENLINDEN

di Pompilio Schiarini - Enciclopedia Italiana (1933)
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HOHENLINDEN (A. T., 56-57)

Pompilio Schiarini

Comune dell'Alta Baviera, a est di Monaco, che nel 1928 contava 670 abitanti.

La battaglia di Hohenlinden. - Dopo il rigetto delle proposte di pace fatte da Bonaparte, Primo Console, all'Inghilterra e all'imperatore d'Austria, e prima ancora che le armi francesi riportassero in Italia la clamorosa vittoria di Marengo, due armate si fronteggiavano in Germania: una austriaca comandata dal generale Kray, e una francese agli ordini del generale Moreau, l'emulo di Bonaparte. Questi, prima ancora che il Primo Console valicasse il San Bernardo, batteva in più combattimenti gli Austriaci, li rigettava su Ulma e investiva questa fortezza. Indi passava il Danubio e minacciava le comunicazioni del nemico con la Boemia. La tregua di Parsdorf, stipulata un mese dopo quella di Alessandria in Italia, segnò una sosta di quattro mesi nelle operazioni, che, riprese il 26 novembre 1800, condussero alla battaglia combattuta il 3 dicembre.

Le forze combattenti (50 mila Austro-Bavaresi contro 56 mila Francesi) erano la metà circa di quelle in armi, essendo le altre distaccate nel Tirolo e in altre regioni. Gli Austriaci, passati al comando dell'arciduca Giovanni, credendo, sembra, i Francesi in ritirata, si avanzarono speditamente su quattro colonne, in una regione frastagliata e coperta, tra l'Inn e l'Isar, lungo le due direttrici che da Mühldorf e da Wasserburg vanno a Monaco: ivi urtarono contro i Francesi, schierati dinanzi a Hohenlinden e attorno al gran parco reale di Ebersberg. La colonna principale austriaca, spiegatasi con difficoltà, fu trattenuta e fermata, mentre la sinistra, attaccata di fianco e in coda con grande risolutezza, fu messa in rotta e sbaragliata, trascinando l'intero esercito nella sconfitta. Inseguiti attraverso i boschi, gli Austriaci perderono 16 mila uomini, di cui 11 mila prigionieri: i Francesi 2500. Dopo successive tregue in Germania e in Italia, il 9 febbraio 1801 fu firmata la pace di Lunévìlle. La battaglia di Hohenlinden fu considerata dagli storici come una delle più gloriose delle armi francesi; e da allora il nome di Moreau fu spesso contrapposto a quello di Bonaparte, Primo Console e Imperatore.

Vedi anche
Moreau Jean-Victor-Marie. - Generale (Morlaix, Finistère, 1761 - Lahn, Boemia, 1813). Generale dal 1793, nel 1796 ebbe il comando dell'esercito del Reno e della Mosella durante la marcia sul Danubio e su Vienna. A causa dell'insuccesso del gen. J.-B. Jourdan a Würzburg, fu costretto alla ritirata. Sospettato ... Napoleóne I Bonaparte imperatore dei Francesi Napoleóne I (fr. Napoléon) Bonaparte (fino al 1796 Buonaparte) imperatore dei Francesi. - Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria (1785) e tentò ... Monaco di Baviera (ted. München) Città della Germania (1.326.807 ab. nel 2008), capoluogo del Land di Baviera. Sorge a 520 m s.l.m sulle sponde del fiume Isar ed è stata favorita dal convergere di varie strade provenienti dai valichi delle Alpi (la città costituisce il principale punto di accesso all’area alpina orientale), ... Germania Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con i Paesi Bassi; è bagnata a N dal Mar Baltico e dal Mare del Nord. ● Il nome Germania (ossia «paese ...
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