HO CHI-MINH
. Uomo politico vietnamita, nato nello Annam settentrionale nel 1890 (o nel 1892). Figlio di un piccolo funzionario della corte dell'Annam, venne a studiare in Francia a 19 anni, e a Parigi fu anche operaio fotografo e stampatore di un giornale antimperialista intitolato Le Paria. Aderì al partito socialista e, dopo il congresso di Tours, che consacrò nel 1921 la scissione del partito, seguì la frazione comunista. Delegato al congresso internazionale dei contadini in Russia, nel 1923, restò in questo paese, divenendo poi agente del Komintern nell'Asia del sud-est. Traduttore al consolato russo di Canton, fu imprigionato al momento della rottura fra i comunisti e il Kuo Min-Tang. Liberato passò nel Siam, donde organizzò numerosi attentati nell'Indocina francese dal 1928 al 1930, suscitò la rivolta militare di Yen-bay e nel 1931 il sollevamento comunista dell'Annam del nord. Espulso dal Siam e dall'Indocina francese, riparò a Hongkong, dove fu imprigionato dagli Inglesi; liberato, tornò in Russia e vi rimase fino al 1938. Nuovamente in Indocina, dopo l'occupazione del paese da parte dei Giapponesi (1940) si diede alla guerriglia contro gli invasori venendo riconosciuto capo dei gruppi indipendentisti. Nel 1942 costituì il partito del Vietminh per la lotta sia contro i Giapponesi sia contro l'amministrazione francese filo-giapponese dell'amm. J. Decoux. Il 26 agosto 1945 Ho si proclamò presidente della repubblica del Vietnam. Il 6 marzo 1946 concluse un accordo con il commissario della Francia nel Tonchino (approvato dal governo di Parigi) che riconosceva il Vietnam come stato autonomo nella federazione indocinese, inquadrata essa stessa nell'Unione francese. Ho Chi-minh venne a Parigi, dove fu ricevuto come capo di stato. Ma l'accordo si rivelò in pratica inoperante e da allora l'azione di Ho Chi-minh, inquadrandosi nella generale rivolta contro le posizioni coloniali europee in Asia, si identificò praticamente con la lotta condotta dal Vietminh per la supremazia nel Vietnam e l'espulsione dei Francesi dall'Indocina, lotta di cui Ho Chi-minh è stato il vero animatore. Dopo l'accordo di Ginevra del 21 luglio 1954 che costituiva il riconoscimento sul piano internazionale del successo di Ho Chi-minh, questi, presidente (e fino al settembre 1955 anche primo ministro) della Repubblica democratica del Vietnam, si è dedicato alla ricostruzione del paese.