BERGMAN, Hjalmar
Scrittore svedese nato nel 1883. Bizzarro, ostentatamente cinico, è maestro dello stile grottesco. Deve la prima fama ai suoi notissimi bergslagskildringar (Descrizioni dell'altipiano), nei quali rifulge una sorprendente capacità di trovar materiale nuovo ed originale e di raccontare in modo da incatenare con l'imprevedibilità degli svolgimenti l'attenzione del lettore. Le sue opere principali sono: Markurells i Vadköping (Marco Aurelio a Vadköping, 1919), Herr v. Hancken (1920), Farmor och Vårherre (La nonna paterna e Nostro Signore, 1921), Eros' Begravning (Le esequie di Eros, 1922), Chef Fru Ingeborg (La direttrice signora Ingeborg, 1924), Flickan i frak (La ragazza in frak, 1927); romanzi di soggetto talvolta tenue e leggero, nei quali però il garbo e la novità delle trovate attenuano sempre l'eventuale banalità dell'argomento.
Il B., che è anche un fine novelliere, ha scritto pure alcuni drammi e commedie (Fru Vendlas kedja "La catena della signora Vendla"; Arlechins död "La morte d'Arlecchino"; En Skugga "Un'ombra"; Herr Sleman kommer "Ecco il signor Sleman"), che hanno avuto un grande successo.
Bibl.: F. Böök, Resa kring svenska Parnassen, Stoccolma 1926.