HIROSHIMA (XVIII, p. 507)
Su Hiroshima fu lanciata, alle ore 9,15 (ora locale) del 6 agosto 1945, la prima bomba atomica impiegata per scopi bellici. La tremenda esplosione, fu accompagnata, oltre che da fragore, da una vivida luce verdazzurra e provocò un istantaneo aumento di pressione dell'ordine di 1 a 2 kg. per cmq: fu un "vento" di eccezionale potenza, della velocità di circa 1.500 km. orarî, che investì la città verticalmente ed orizzontalmente, per un raggio di circa un miglio dall'asse dell'esplosione. Le case furono rase al suolo; resistettero meglio le costruzioni in cemento armato antisismiche monolitiche e i ponti che, costruiti per resistere a sollecitazioni verticali, patirono danni non gravi. Agli effetti di scoppio s'aggiunsero quelli calorifici che provocarono numerosi focolai d'incendio e che produssero sulle persone scottature "da vampa", e quelli radioattivi, che causarono alterazioni sugli organismi umani, specie nella composizione del sangue. Dei 340.000 abitanti (1939) rimasero uccisi 66.000.
Bibl.: J. Hersey, Hiroshima, traduzione italiana, Milano 1947.