FLANDRIN, Hippolyte
Pittore, nato a Lione il 23 marzo 1809, morto a Roma il 21 marzo 1864. Allievo della Scuola di belle arti di Lione (1827), lavorò poi a Parigi nello studio dell'Ingres che lo diresse verso la pittura religiosa. Il F. ottenne il premio di Roma nel 1832. I suoi primi lavori: Dante e Virgilio (1835, Museo di Lione), Euripide (1836, ibid.), Santa Chiara che guarisce i ciechi (Salon del 1837, cattedrale di Nantes) lo rivelano docile allievo dell'Ingres. Dipinse la decorazione della cappella di S. Giovanni a Saint-Severin (1840-41), poi quella del coro di Saint. Germain des-Près (1842-44), e le sue grandi composizioni, nobili e fredde, sono il corrispondente francese dell'opera dei Nazareni tedeschi. Dal 1846 al 1848 il F. decorò la chiesa di S. Paolo a Nîmes; dal 1849 al 1853 dipinse un fregio nella navata della chiesa Saint-Vincent-de. Paul a Parigi. Nel 1855 decorò le tre absidi della chiesa di Saint-Martin-d'Ainay a Lione e dal 1855 al 1861 eseguì pitture nella navata di Saint-Germain-des-Près a Parigi. Insieme a queste pitture religiose il F. dipinse nuovi ritratti (Chaix d'Est-Ange, 1845; la celebre Fanciulla col garofano, 1859, del Louvre; il Principe Napoleone, Walewski, Napoleone III, 1863, al Museo di Versailles). La sua opera è improntata ad un nobile idealismo, sostenuto da un senso potente della composizione. Nelle vaste decorazioni s'ispirò ai mosaici romani e bizantini ed agli affreschi dei Quattrocentisti. Obbedendo però al pregiudizio che l'arte religiosa debba servirsi di un linguaggio speciale e di una forma arcaica, ha troppo temuto di sacrificare al colore e alla sensualità. I musei di Angers, di Bayonne, di Cahors, di Lilla, di Montauban, di Nantes, di Rouen, di Versailles, gli Uffizî, e la villa Medici a Roma conservano lavori suoi.
Bibl.: J. B. Poncet, Hippolyte Flandrin, Parigi 1864; Abbé de Saint-Pulgent, Hippolyte Flandrin et ses øuvres, Lione 1864; H. Delaborde, Lettres et pensées d'H.F., Parigi 1865; Cl. Jannet, H. F., sa vie et son øuvre, Marsiglia 1866; M. de Montrond, Hippolyte Flandrin, Parigi 1870; F. Wedmore, H. F., Londra 1872; C. H. Mouchot, H. F., sa vie, son øuvre, Poligny 1872; L. Flandrin, H. F., sa vie et son øuvre, Parigi 1902 (1906 con catalogo); G. Bodinier, Correspondance de Victor Bodinier avec H. F., Angers 1912; H. Vollmer, in thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916 (con la bibl. prec.).