Bollandista belga (Anversa 1859 - Bruxelles 1941). Dedicò le sue prime ricerche a Enrico di Gand (1886-87). Entrato per opera di Ch. De Smedt nella società dei bollandisti (1887), collaborò col maestro nell'estensione delle ricerche agiografiche al mondo greco-bizantino (Bibliotheca hagiographica Graeca, 1894-95); ma se ne distinse presto non solo per l'originale capacità critica e storica, ma per il radicale rinnovamento impresso al metodo agiografico; nel 1912 successe al De Smedt nella direzione dell'opera dei bollandisti. Nelle impeccabili edizioni dei Sinassarî e dei Martirologi, affiancate da ricerche metodologiche e storiche (Les légendes hagiographiques, 1905; Les origines du culte des martyrs, 1912; Les passions des martyrs et les genres littéraires, 1921; Sanctus, 1927; Étude sur le légendier romain, 1936), egli seppe valersi del contributo capitale dei risultati archeologici ed epigrafici a chiarimento dei dati letterarî come traccia documentaria del sorgere e diffondersi del culto. Socio straniero dei Lincei (1928).