LUDOLF, Hiob
Orientalista, nato ad Erfurt (Turingia) iI 15 giugno 1624, morto a Francoforte sul Meno l'8 aprile 1704. Fu inviato nel 1649 a Roma dalla corte svedese alla ricerca di alcuni documenti. Ne approfittò per perfezionarsi nell'etiopico, studiando con l'ecclesiastico abissino Gregorio del santuario di Makāna Sellāsē, allora dimorante a Roma in S. Stefano dei Mori. Di ritorno in Germania, il L. indusse il duca Ernesto di Sassonia a chiamare colà Gregorio e poté così raccogliere altri numerosi materiali storici e linguistici. Con la sua Historia Aetiopica (Francoforte 1681; arricchita dal Commentarius ad suam historiam, Francoforte 1691) il L. diede alla scienza un libro d'istituzioni etiopiche, che - ignorandosi specialmente allora gli scritti dei gesuiti custoditi negli archivî della Compagnia - fu per quasi due secoli fondamentale e tuttora si consulta con profitto. Il L. compilò anche una Grammatica amharica et lexicon amharico-latinum (Francoforte 1691); e, dopo aver dato materiali etiopici per il lessico eptaglotto di E. Castell, fu persuaso a lasciar pubblicare a cura del suo allievo J. M. Wansleben, una Grammatica aethiopica et lexicon aethiopico-latinum (Londra 1661), seguiti dalla famosa Confessio fidei Claudii regis Aethiopiae, di molta importanza per la conoscenza delle credenze monofisite degli Etiopi. La sua riconosciuta competenza nelle cose etiopiche gli consentì anche d'intervenire in questioni politiche relative all'Abissinia. Nel 1681 il L. propose all'imperatore Leopoldo un'alleanza con l'Abissinia cristiana contro i Turchi, e nel 1701 espresse il parere che le lettere del negus Iyāsu I al papa Clemente XI, portate in Egitto dall'armeno Murad, fossero soltanto falsificazioni del Murad stesso. Egualmente egli ritenne falso principe il famoso Ṣagā za-Ab, venuto in Francia durante il regno di Luigi XIII.
Bibl.: C. Conti Rossini, Storia d'Etiopia, I, Roma 1928; Rerum Aethiopic. scriptores occident. inediti, a cura di C. beccari, Roma 1903-1917.