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Putnam, Hilary

Dizionario di filosofia (2009)
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Putnam, Hilary


Filosofo statunitense (n. Chicago 1926). Docente nell’univ. di Princeton (1953-61), al MIT (1961-65) e (dal 1965) alla Harvard University. Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all’interno della corrente analitica (➔ filosofia analitica) così come questa si è venuta configurando negli Stati Uniti per la contaminazione con il pragmatismo. Influenzato principalmente da Carnap, Reichenbach, Quine e Goodman, dai quali doveva ereditare molte delle problematiche che avrebbero condotto all’erosione del neoempirismo (la distinzione analitico-sintetico, il riduzionismo, lo status epistemologico della matematica), ha dedicato la sua attenzione a questioni di logica, filosofia della matematica, filosofia del linguaggio, filosofia della scienza, filosofia della mente. I suoi scritti, più che un corpus coerente e sistematico di dottrine, sono caratterizzati da un andamento problematico che spesso non esita a sottoporre a severa revisione i risultati precedentemente raggiunti. Tra i suoi numerosi contributi vanno ricordate un’originale teoria del significato (la cosiddetta «teoria causale del riferimento») e un’ipotesi di soluzione del problema mente-corpo (l’ipotesi «funzionalista», fondata sull’analogia tra la relazione mente/cervello e quella software/hardware), concepita come alternativa tanto al comportamentismo quanto al materialismo e al dualismo. Inoltre, intervenendo autorevolmente e polemicamente nel dibattito sul relativismo che caratterizza la filosofia della scienza postempiristica, ha elaborato argomenti a sostegno della razionalità scientifica e, soprattutto, del realismo, pur avendo rinunciato all’originaria adesione a un realismo «metafisico» a favore di un realismo «interno» (di chiara derivazione kantiana) che riconosce la parziale dipendenza della realtà dal soggetto conoscente. Tra le opere: Philosophy of logic (1971; trad. it. Filosofia della logica); Philosophical papers: vol. 1°, Mathematics, matter and method (1975; trad. it. Matematica, materia e metodo); vol. 2°, Mind, language and reality (1975; trad. it. Mente, linguaggio e realtà); vol. 3°, Realism and reason (1983); Meaning and the moral sciences (1978; trad. it. Verità e etica); Reason, truth and history (1981; trad. it. Ragione, verità e storia); The many faces of realism (1987; trad. it. La sfida del realismo); Representation and reality (1988; trad. it. Rappresentazione e realtà); Realism with a human face (1990; trad. it. Realismo dal volto umano); Il pragmatismo: una questione aperta (1992); Renewing philosophy (1992; trad. it. Rinnovare la filosofia); Words and life (1994); The threefold cord: mind, body and world (1999; trad. it. Mente, corpo, mondo); The collapse of the fact/value dichotomy and other essays (2002; trad. it. Fatto/valore: fine di una dicotomia e altri saggi); Ethics without ontology (2004; trad. it. Etica senza ontologia).

Vedi anche
filosofìa della ménte filosofìa della ménte Area di studio sviluppatasi nel contesto della filosofia analitica che dibatte questioni come il rapporto tra mente e cervello, l'intenzionalità, i modelli neurobiologici della coscienza, la concezione computazionale o modulare della mente. I principali esponenti sono D.C. Dennett ... filosofia analitica Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici ecc.), privilegiando l’analisi di problemi specifici rispetto all’elaborazione di sistemi ampi e ... pragmatismo Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento. 1. C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo Il termine (pragmatism) deriva, come disse il fondatore di questa corrente C.S. Peirce, dalla ripresa ... realismo filosofia Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, indipendentemente dall’attività conoscitiva. 1. Il realismo della filosofia scolastica Il termine ...
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    Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando negli Stati Uniti per la contaminazione con il pragmatismo. Influenzato principalmente da R. ...
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