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high-tech

di Fabrizio Di Marco - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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high-tech

Fabrizio Di Marco

Lo stile della tecnologia

La tecnologia avanzata caratterizza buona parte degli strumenti e dei macchinari a nostra disposizione, ma anche alcuni tipi di edifici, facenti parte dell'architettura high-tech, nata e sviluppatasi in Inghilterra sul finire degli anni Sessanta per opera di Norman Foster e Richard Rogers. Uno degli edifici high-tech più noti è il Centro Georges Pompidou a Parigi

Vivere nell'era della tecnologia avanzata

Nell'arco della giornata molto spesso usiamo oggetti, strumenti o macchine caratterizzati da tecnologie avanzate. Dai computer più aggiornati ai telefoni cellulari con molteplici funzioni, dai lettori audio e video alle apparecchiature per diagnosi e terapie mediche: a partire dalla fine del 20° secolo gli apparecchi high-tech (abbreviazione dall'inglese high-technology "alta tecnologia"), sfruttando tecnologie avanzate, sono diventati oggetti di uso comune. Ma in origine l'espressione high-tech era stata coniata per individuare una tendenza dell'architettura contemporanea che aveva iniziato a svilupparsi alla fine degli anni Sessanta, specialmente in Gran Bretagna.

Architettura high-tech

Sul finire degli anni Sessanta un gruppo di giovani architetti inglesi iniziò a realizzare edifici caratterizzati da strutture in acciaio visibili all'esterno, impianti non più celati ma esibiti in facciata, rivestimenti trasparenti, ampi spazi interni: tutte caratteristiche che si sarebbero poi sviluppate negli anni Settanta, definendo la cosiddetta architettura high-tech.

Modelli di questa nuova architettura erano le grandi opere ingegneristiche dell'Ottocento, come la Torre Eiffel di Parigi e il Crystal palace di Londra, ma anche i progetti utopici del gruppo inglese Archigram, che esaltava i temi della tecnologia e della produzione industriale. L'architettura high-tech ha dato le migliori prove nei tipi di edifici industriali, aeroporti, stazioni, complessi sportivi, centri commerciali, dove è possibile la sperimentazione tecnologica di nuovi materiali per ridurre, per esempio, il consumo di energie non rinnovabili attraverso il controllo dell'isolamento e della ventilazione: gli edifici funzionano come macchine, con prestazioni controllate da sistemi computerizzati.

Norman Foster, padre dell'architettura tecnologica

A metà degli anni Sessanta si forma in Inghilterra il gruppo di progettazione Team 4, imperniato sugli architetti inglesi Richard Rogers e Norman Foster. Nel 1966-67 il Team 4 realizza la fabbrica Reliance controls a Swindon, primo edificio propriamente high-tech, caratterizzato dalla ripetizione modulare della struttura metallica all'esterno, tinteggiata di bianco e con le caratteristiche controventature diagonali. Dopo aver sciolto il Team 4, Foster continua la carriera di architetto progettando gli uffici Willis, Faber & Dumas a Ipswich (1973-74), dove emergono i richiami all'architettura minimalista e trasparente di Ludwig Mies van der Rohe: l'edificio, dall'andamento sinuoso, è ricoperto per tutta la sua altezza da pannelli di vetro, appositamente studiati anche per ridurre i consumi energetici.

Negli ultimi due decenni del Novecento Foster realizza edifici in diverse parti del mondo, tra i quali spicca la sede della Hongkong & Shanghai Bank a Hongkong (1979-86), grattacielo dalla poderosa struttura portante metallica con un alto atrio interno su cui si affacciano gli uffici.

Un simbolo dell'high-tech: il Centro Georges Pompidou a Parigi

L'edificio che più di altri esprime le caratteristiche dell'high-tech è il Centro Georges Pompidou, noto anche come Beaubourg. Progettata e realizzata tra il 1971 e il 1977 da Rogers e dall'italiano Renzo Piano, questa struttura avveniristica sorge nel cuore di Parigi e all'epoca della costruzione provocò vivaci polemiche, come era già successo nel 1889 per la Torre Eiffel. Questo edificio-macchina, somigliante a un'astronave, in primo luogo esprime la ricerca di funzionalità: non è, infatti, un museo tradizionale ma un centro per l'informazione, per l'arte e per il divertimento, caratterizzato dalla libertà degli spazi interni, adattabili ai diversi eventi.

Proprio per liberare lo spazio interno, gli impianti e i percorsi (scale, passerelle) sono stati abilmente collocati all'esterno, creando allo stesso tempo vedute panoramiche della città e un'immagine originalissima dell'edificio, simboleggiata dalla scala mobile 'appesa' alla struttura esterna e protetta da volte trasparenti.

Vedi anche
Sir Richard Rogers Architetto inglese (n. Firenze 1933). Dopo aver studiato all'Architectural association school di Londra e alla Yale University, ha lavorato prima in collaborazione con N. Foster (Team 4, 1963-68), poi con R. Piano (Centre G. Pompidou a Parigi, 1971-77; Pats centre, laboratorî e uffici, Cambridge, 1975, ... Norman Foster Architetto inglese (n. Manchester 1935). Tra i maggiori e più celebrati eredi della grande tradizione razionalista del "moderno" in architettura, Foster, Norman ha trovato la sua cifra stilistica in realizzazioni in vetro e acciaio dalle superfici levigate. Vita e opere. Ha completato la sua formazione ... ricerca Ogni attività di studio che abbia come fine l’acquisizione di nuove conoscenze. 1. ricerca educativa La ricerca educativa o scolastica si è sviluppata particolarmente a partire dagli anni 1970, favorita dalle acquisizioni conoscitive e metodologiche delle scienze umane e sociali e dalla complessità ... industria In senso generico, l’attività umana diretta alla produzione di beni e servizi, anche nelle sue forme più semplici e non organizzate. In senso specifico, ogni attività produttiva del settore secondario (diversa quindi dalla produzione agricola o settore primario, e dalle attività commerciali e di servizi, ...
Indice
  • 1 Vivere nell'era della tecnologia avanzata
  • 2 Architettura high-tech
  • 3 Norman Foster, padre dell'architettura tecnologica
  • 4 Un simbolo dell'high-tech: il Centro Georges Pompidou a Parigi
Categorie
  • STRUMENTI E TECNOLOGIA APPLICATA in Ingegneria
Tag
  • LUDWIG MIES VAN DER ROHE
  • CENTRO GEORGES POMPIDOU
  • RICHARD ROGERS
  • NORMAN FOSTER
  • GRAN BRETAGNA
Altri risultati per high-tech
  • high-tech
    Enciclopedia on line
    Abbreviazione dell’inglese high technology, usata per indicare prodotti realizzati con tecnologie avanzate e innovative. Le origini dell’architettura h. possono essere ricercate nelle opere di ingegneria di fine Ottocento, ma per questo genere di tendenza architettonica si fa riferimento alla definizione ...
  • high tech
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Laura Ramaciotti Abbreviazione dell’espressione inglese high technology, utilizzata per indicare una tecnologia (➔) allo stadio più avanzato. Il termine tecnologia comprende un vasto settore di ricerca applicata composto da diverse discipline, che ha come oggetto l’uso degli strumenti tecnici in senso ...
Vocabolario
low tech
low tech ‹lóu tèk› locuz. ingl. (propr. «tecnologia bassa»), usata in ital. come agg. e s. m. – Realizzato con materiali e procedimenti tecnologici di grande semplicità, in contrapp. a high tech (v. hi-tech): un prodotto l. t.; i vantaggi...
hi-tech
hi-tech 〈hài tèk〉 locuz. ingl. [abbrev. di hi(gh) tech(nology)], usata in ital. come s. m. – Alta tecnologia, che richiede grandi investimenti finanziari e di ricerca, usato spec. come apposizione: aziende hi-tech; strumenti hi-tech; titoli...
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