(egiziano Nekhen; arabo Kōm el-Aḥmar) Città dell’Egitto, sacra al dio-falco Horo.
Ritrovamenti importanti dell’area archeologica sono i graffiti rupestri di epoca preistorica; un probabile tempio ampliato in più fasi (3650-3050 a.C.), da cui provengono numerosi oggetti databili tra la IV e la III Dinastia (tra cui due statue di rame, una testa mummificata ricoperta d’oro, una statua e un leone di terracotta); una tomba con pareti intonacate e dipinte (3650-3300 a.C.); tombe d’élite con ricco corredo (3300-3050 a.C.); un deposito votivo con oggetti di epoca arcaica (testa di mazza del re-Scorpione, tavole per cosmetici, vasi, figurine); la cinta muraria di un ‘forte’, attribuito a Kha-Sekhemui, ultimo sovrano della II Dinastia. Attorno al tempio vi era una vasta area urbana, che comprendeva un palazzo della I Dinastia, abitazioni e molto materiale ceramico. Il sito continuò a essere occupato fino all’età romana e copta.