hessiano
Estensione del concetto di derivata seconda al caso di funzioni con due o più argomenti. Nel seguito viene considerato soltanto il caso di funzioni a valori reali. Per una funzione f(x1,x2) con due soli argomenti, è possibile definire 4 derivate seconde. Per es., se la funzione è: x21−2x1x22+4x2, si hanno due derivate prime
e 4 derivate seconde, ottenute prendendo le derivate parziali di ciascuna delle due derivate prime: formula
L’h. di f è la matrice H il cui elemento nella riga i-ma e nella colonna j-ma è uguale a formula
L’h. è funzione del punto (x1,x2) in cui le derivate sono calcolate ed è sempre simmetrico, in quanto le derivate seconde miste, se esistono, coincidono. Più in generale, per una funzione f(x1,...,xk), con k argomenti, l’h. è una matrice quadrata simmetrica di dimensione k. Per k=1, l’h. di f si riduce alla nozione di derivata seconda f′′. L’h. svolge un ruolo importante nelle applicazioni economiche ed econometriche, perché serve a verificare le condizioni del secondo ordine per un problema di ottimizzazione. Infatti, il punto (x1o,..., xko) corrisponde a un punto di massimo (minimo) locale della funzione f(x1k,...,xkk), se l’h. di f valutato a quel punto è definito negativo (rispettivamente, definito positivo, ➔ positivo, definito). Così, per es., per la funzione f(x1, x2)=x12−2x1x22+4x2, risolvendo le due equazioni formula
si ottiene il punto critico (1,1) a cui corrisponde l’h. formula
che ha determinante (➔) negativo ed è definito negativo.