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TALAVERA, Hernando de

di Pio Paschini - Enciclopedia Italiana (1937)
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TALAVERA, Hernando de

Pio Paschini

Nacque a Talavera de la Reina (Toledo) probabilmente nel 1428. Studiò a Salamanca e fu predicatore molto stimato. Il 15 agosto 1465 prese l'abito dei girolamini a S. Stefano di Alba, fu confessore della regina Isabella di Castiglia e di Ferdinando re d'Aragona, e anche visitatore generale del suo ordine. Rifiutò il vescovato di Salamanca offertogli dai sovrani spagnoli, ma dovette accettare quello di Ávila al quale fu nominato il 26 agosto 1485; di là fu trasferito all'arcivescovato di Granata il 2 gennaio 1492, appena conquistata questa città, ed ebbe le bolle da Alessandro VI il 23 gennaio 1493. Dotto in ebraico e in arabo, ottenne conversioni fra gli Ebrei e fra i Mori di recente sottomessi, sostenendo il principio che si dovevano usare con loro metodi dolci e persuasivi in confronto allo Jiménez che, per far più presto, avrebbe preferito le sollecitazioni e le minacce. Quando i Mori si sollevarono contro lo Jiménez, Talavera si mise di mezzo, non senza incorrere nei sospetti dell'Inquisizione che lo accusò di discendere da madre ebrea. Morì a Granata il 14 maggio 1507.

Alcune sue operette rimasero manoscritte, e ne fu stampata solo una d'istruzione religiosa popolare. Per le sue relazioni con Cristoforo Colombo, v. colombo, X, p. 804.

Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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