Vedi HERMOPOLIS dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
HERMOPOLIS (Hermopolis magna, ῾Ερμοῦπόλις ἡ μεγάλη)
In Medio Egitto, è la città principale del culto di Thoth, identificato dai Greci con Hermes. Centro antico di civiltà, al confine fra le zone di influenza del Delta e della Tebaide, ha una vecchia tradizione teologica, e antichi templi. Di uno della XII dinastia restano solo pochi avanzi, e se ne può ricostruire solo la porta monumentale di accesso. Di un più vasto edificio della XIX dinastia restano rovine con rilievi che raffigurano scene di offerta. Di un tempio di Ramesses II sono restate solo le statue colossali che ne inquadravano l'entrata. Meglio aveva sfidato il tempo il santuario iniziato da Messandro Magno e Filippo Arrideo, interessante per la data che è quella del primo installarsi della potenza greca in Egitto. Ne restava un portico a colonne lotiformi, assai massicce e non finite. L'edificio fu distrutto nel 1822 e ci è noto soltanto da riproduzioni. Presso H. si stende la necropoli di Tunah (v.) con importanti monumenti. La scarsa documentazione che ci rimane della città, che assai meglio conosciamo da fonti letterarie che non da monumenti, non ci permette di verificare per il momento l'ipotesi che a una scuola hermopolitana si debba un certo gusto narrativo più sciolto e più animato che altrove, il quale ci appare nelle pitture e nei rilievi medio-egiziani del Medio Regno e poi a Tell el-῾Amārnah. Come Hermopolis Parva era conosciuta nell'antichità l'attuale Baqlīyah, nel Delta, da cui provengono poche sculture di epoca saita.
Bibl.: G. Roeder e altri, in Mitt. Deutsch. Archaeol. Inst. Kairo, II, 1932, p. 75 ss.; III, 1933, p. 1 ss.; G. Roeder, Ausgrabungen der deutschen Hermopolis-Expedition in Hermopolis, Oberaegypten, 1959; Pieper, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, cc. 902-3, s. v., n. 1-2.