Neuropsichiatra tedesco (n. 1867 - m. 1947). Nell'ospedale psichiatrico di Gütersloh in Vestfalia e in quello che egli stesso istituì a Warstein, nei primi decennî del secolo 20º, dette inizio al processo di rinnovamento dell'assistenza psichiatrica ospedaliera. S. denunciò nelle strutture dell'asilo tradizionale per malati di mente, in quelle murarie come in quelle umane, un carattere nettamente patologico, atto a favorire l'insorgenza, o almeno la persistenza, di schemi di comportamento (agitazione, sudiceria, impulsività) comunemente ritenuti espressione fatale della malattia stessa; in una ben coordinata attività lavorativa indicò il mezzo per risanare l'ambiente manicomiale e per contrastare l'insorgenza dei suddetti comportamenti. Sua opera principale: Krankenbehandlung in der Irrenanstalt (1929).