Editore tedesco naturalizzato italiano (Lindenau, Lipsia, 1831 - Torino 1892). Fondò nel 1867 la casa editrice che porta il suo nome e che dal 1989 fa parte del gruppo Zanichelli. Specializzata in edizioni di classici latini e greci, in opere di filologia, letteratura e scienze e in testi scolastici, ha dato vita a importanti collane come la Biblioteca loescheriana. Pubblica anche diversi periodici in ambito umanistico.
La sua vocazione fu segnata dal luogo di nascita, Lipsia, centro librario e tipografico tedesco sin dal XVI secolo, ma anche dall'appartenenza familiare: era infatti nipote dell'editore e libraio di Lipsia B. Teubner, specializzato in edizioni di classici latini e greci e libri di testo per le scuole. Dopo aver operato come libraio in diverse città europee, si trasferì in Italia e acquistò (1861) la Libreria Internazionale di via Po, a Torino che presto divenne un centro di incontro tra uomini di cultura e poté fregiarsi del titolo di libreria della Casa Reale, dell'Accademia delle scienze e di altri istituti scientifici di Torino. Successivamente aprì filiali anche a Firenze e Roma. Accreditatosi nell'ambiente intellettuale italiano come libraio abile e aggiornato, L. fondò (1867) la casa editrice che porta il suo nome e l'Associazione tipografica libraria italiana, avviando una sempre più consistente attività editoriale, che si caratterizzò fin dall'inizio per un costante e proficuo rapporto con le istituzioni scolastiche. Nello stesso anno, individuata nell'assenza di uno strumento di informazione sulla produzione libraria corrente uno fra gli elementi di debolezza del sistema editoriale italiano, fondò con altri e diresse la Bibliografia d'Italia, periodico di servizio rivolto ai librai e agli editori, che forniva notizie su quanto si pubblicava nelle diverse province italiane, dando anche spazio alla più significativa produzione europea. Dopo la morte di L., la direzione della casa editrice passò alla vedova dell'editore, Sofia Rauchenegger, fino al 1918 e poi, fino al 1922, a G. Chiantore, che sostituì col proprio nome quello originario della ditta. Questa fu acquistata nel 1940 da Giuseppe Pavia (Quarto dei Mille 1901 - Losanna 1971), che la diresse con il figlio Maurizio e che nel 1947 ripristinò la primitiva ragione sociale.
La prima opera della casa editrice fu Iscrizioni delle chiese e d'altri edifici di Roma dal secolo XI fino ai giorni nostri di V. Forcella (14 voll., 1869-84); si specializzò quindi in edizioni di classici latini e greci, opere di filologia, di letteratura e di scienze. Diede quindi vita a collane prestigiose come la Biblioteca di cultura diretta da A. Rostagni e la Biblioteca loescheriana. Dagli anni Venti, una particolare attenzione venne rivolta all'editoria scolastica (si ricordano, tra l'altro, il Vocabolario della lingua latina di L. Castiglioni e S. Mariotti, 1966, e il Dizionario della lingua italiana di F. Palazzi e G. Folena, 1991). La casa editrice pubblica anche periodici, tra cui: Rivista di filologia e di istruzione classica (dal 1872), Giornale storico della letteratura italiana (dal 1883), Rivista di storia contemporanea (dal 1972), L'Asino d'oro (dal 1990).